Mostre

COMUNICA FESTA

80 anni di Festa dell’Unità a Modena raccontati attraverso i manifesti 

La mostra “Comunica Festa” nasce per celebrare gli 80 anni della Festa dell’unità a Modena, attraverso una selezione di manifesti originali che, dal secondo dopoguerra a oggi, hanno accompagnato questo importante appuntamento della vita politica, culturale e sociale della città. Questi manifesti non sono solo strumenti di comunicazione: sono testimonianze visive della storia d’Italia e delle sue trasformazioni. Ogni manifesto riflette il clima del tempo in cui è stato concepito — le battaglie civili, i cambiamenti sociali, l’evoluzione del linguaggio politico, l’estetica grafica delle diverse epoche. A partire dai primi anni Cinquanta, passando per le grandi mobilitazioni degli anni Settanta, fino agli anni più recenti, la Festa dell’unità ha sempre saputo raccontarsi anche attraverso l’immagine, rinnovando il proprio linguaggio senza mai perdere la propria identità.La mostra, curata da Raffaele Caterino, propone un percorso cronologico che accompagna il visitatore alla scoperta di una memoria collettiva fatta di slogan, colori, simboli e figure iconiche. Si osserva così l’evoluzione del rapporto tra grafica e impegno politico: dalle prime composizioni con forte connotazione ideologica, ai manifesti più contemporanei, in cui la Festa si presenta come momento di incontro, cultura, musica e socialità. Questa raccolta è anche un omaggio a chi ha contribuito, nel corso dei decenni, alla costruzione della Festa: volontari, artisti, grafici, tipografi, attivisti, che con passione e dedizione hanno saputo trasformare ogni edizione in un evento unico e riconoscibile. Il manifesto, in questo senso, è il biglietto da visita, il volto pubblico di una festa popolare che ha saputo rinnovarsi restando fedele ai suoi valori di partecipazione, solidarietà e impegno democratico. La mostra si inserisce nel programma della Festa provinciale dell’unità di Modena, e vuole essere anche uno spazio di riflessione sull’importanza della comunicazione politica, del design sociale e della memoria visiva come strumenti di cittadinanza attiva.

Promossa da Fondazione Modena 2007 – Ricerca e progettazione a cura di Raffaele Caterino – Stampa PuntoJpg

LE PAROLE DELLA RESISTENZA

L’installazione intende proporre una riflessione su parole evocative, in ore durissime per l’Italia e l’Europa. Parole come pace, libertà, giustizia, patria, partigiane, coraggio, futuro, giovani, lavoro, solidarietà, antifascismo, umanità, allora ricorrenti nelle lettere dei condannati, nelle voci di partigiane e partigiani, di madri, padri e fratelli, di patrioti che a rischio della vita li aiutavano e confortavano, lottando nei campi e nelle fabbriche, manifestando per la pace, il pane, la giustizia sociale e la libertà. Parole ancora oggi attualissime e proposte pensando al presente.

Hanno scritto per noi testi originali: Beppe Carletti, Lella Costa, Maurizio De Giovanni, Pietro Grasso, Nicola Gratteri, Lino Guanciale, Carlo Lucarelli, Vito Mancuso, Michela Marzano, Vanessa Roghi, Mariuccia Salvati, Albertina Soliani, Massimo Zamboni, S.E. Cardinale Matteo Maria Zuppi. Nell’installazione sono riprodotte letture dell’attrice Ottavia Piccolo di brevi passi di lettere e interventi di Irma Marchiani e Piero Calamandrei.

A quelle parole sono legate vicende individuali e collettive, che non possono essere dimenticate. A quelle parole chiediamo ancora di aiutarci a ricostruire il senso del presente, che rischia di smarrirsi con noi, nella quotidiana distrazione o, peggio, indifferenza.