Ippodromi, Vaccari “Riorganizzare criteri relativi alle erogazioni delle sovvenzioni”

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Il deputato Dem Stefano Vaccari ha presentato un’interrogazione a risposta in commissione in cui si chiede al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste quali iniziative intende intraprendere a sostegno del comparto ippico oggi in forte sofferenza.

 Quali iniziative il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste intende intraprendere a sostegno del comparto ippico oggi in forte sofferenza. Lo chiede con un’interrogazione a risposta in commissione il deputato Pd Stefano Vaccari, che sottolinea come sarebbe opportuno apportare modifiche alla normativa vigente riguardante il sistema di remunerazione delle società di corse al fine di valorizzare le capacità organizzative e i servizi resi riferiti alle singole giornate di corsa effettuate e non al dato dei cavalli medi partenti su base annua.

“Il comparto ippico nella sua filiera comprende e coinvolge migliaia di operatori diretti e indiretti, le cui attività oggi sono seriamente a rischio di sopravvivenza con una conseguente ricaduta negativa sulle condizioni economiche delle attività sportive, ludiche e di intrattenimento a livello nazionale”, afferma il deputato Vaccari.

“Il sistema di remunerazione delle società di corse e degli ippodromi è stato interessato, negli anni, da numerosi interventi di riforma e di scelte regolatorie non sempre lineari, che hanno determinato forti e ingiustificate sperequazioni fra le società di corse.  Sostanzialmente nel calcolare i parametri per le sovvenzioni si utilizza un sistema di valutazione annuale delle medie, che considera tutti i parametri – cavalli partenti, scommesse ecc. – nel calcolo del punteggio”.

Fra le società che hanno espresso lamentele riguardo il sistema in atto c’è anche la Società Modenese per Esposizione, fiere e corse di cavalli che ha impugnato i provvedimenti concernenti le stagioni di corsa dal 2018 lamentando una serie di vizi e profili di illegittimità.

“Appare necessario avviare una riflessione sulla necessità di reindirizzare e riorganizzare i criteri relativi alle erogazioni delle sovvenzioni valorizzando la capacità operativa di ciascun ippodromo ad organizzare le corse assegnate, garantendo il miglioramento tecnico-organizzativo delle stesse e assicurando l’adeguamento e il mantenimento delle strutture esistenti”, conclude Vaccari.