Biblioteca Garin Mirandola, Mantovani “Un preoccupante pasticcio”

slider, Dai Circoli

“La giunta Greco ha sbagliato completamente le tempistiche per la consegna del nuovo polo culturale di piazza Garibaldi”. La nota della consigliera Pd di Mirandola Alessandra Mantovani:

“Mano a mano che il quadro si definisce, bilancio di previsione alla mano per l’anno 2022, appare con tutta evidenza come la giunta Greco abbia sbagliato completamente le tempistiche per la consegna del nuovo polo culturale di piazza Garibaldi, destinato ad ospitare la biblioteca Eugenio Garin e non solo. In ritardo di un anno rispetto ai tempi annunciati per la restituzione dell’edificio alla città e al suo centro storico, apprendiamo che l’amministrazione mirandolese è attualmente impegnata nella revisione dei termini dell’appalto con la ditta aggiudicataria, in virtù di un imprevisto aumento dei costi preventivati in partenza, che già ammontavano intorno ai 5 milioni di euro. Quali che siano le ragioni sottese a questa imprevista emergenza, appare chiaro che l’edificio difficilmente potrà essere consegnato per il mese di settembre 2022, secondo quelle che sembrano invece essere le ottimistiche previsioni della giunta. Le cose si complicano a questo punto enormemente. Il 31 maggio scade il contratto con la cooperativa che attualmente gestisce i servizi della biblioteca Garin nella sede di via 29 maggio. Come si intendesse in origine coprire il previsto bimestre giugno-settembre non è dato sapere, per quanto si millanti una soluzione ‘ponte’ di cui non si conoscono i termini nemmeno ora. Cosa voglia dire per l’utenza una chiusura nei mesi dell’estate, di massimo affollamento della biblioteca, lo si dovrebbe sapere, prima di immaginare con tanta leggerezza una chiusura anticipata. Lo sa bene chi la biblioteca la frequenta abitualmente: dagli studenti impegnati a sostenere la sessione estiva che affollano le sale studio, ai bambini e ragazzi dei centri estivi che fruiscono delle sue proposte culturali, ai semplici cittadini che  con la biblioteca  hanno una consuetudine di frequentazione radicata, alle famiglie che sempre più numerose accedono ai servizi, ampliati ai giorni festivi e con orario continuato in virtù dell’appalto in essere, valorizzato dalla professionalità dell’attuale gestore. Che dire poi se i tempi di apertura della nuova biblioteca in piazza Garibaldi rischiano di slittare ben oltre il mese di settembre? Il quadro diventa davvero preoccupante, se si considera che la data di chiusura lavori non significa l’immediata apertura della biblioteca. Devono infatti seguire collaudi, traslochi e sistemazione degli spazi, nuove gare di appalto per gli arredi e per un nuovo gestore dei servizi. Operazioni tutte che richiedono tempi per essere espletate. Così come un doveroso pensiero di  solidarietà va al personale che in questi ultimi tre anni ci ha accolto e ha lavorato per noi in biblioteca, collaborando con l’amministrazione, tutte le scuole dai nidi alle superiori, l’Associazione dei Volontari della Biblioteca Garin e tutte le associazioni culturali che nella biblioteca hanno sempre trovato un punto di riferimento e, negli anni della ricostruzione post-sisma, anche un appoggio logistico. Personale che, nelle more della nuova gara per l’affidamento del servizio, perderà la salvaguardia della clausola sociale e rischia di rimanere disoccupato. Nel frattempo cosa devono aspettarsi i cittadini? Non è pensabile che la biblioteca Garin di Mirandola, la più grande di un’area vasta a cui da sempre offre servizi fondamentali, possa rimanere chiusa per un tempo che ad oggi sembra non possa essere né quantificato né previsto. Su questo attendiamo e sollecitiamo da parte della giunta Greco risposte inequivoche e tempestive”.