La consigliera comunale Pd Federica Venturelli ha presentato una interrogazione in Consiglio comunale a Modena per conoscere se, con tutte le altre iniziative sospese, si stia comunque riuscendo a garantire la didattica a distanza anche per i carcerati che seguono attività scolastiche e di formazione professionale nella Casa circondariale Sant’Anna.
“Con tutte le altre iniziative socio-culturali sospese, è garantita almeno la didattica a distanza nella Casa circondariale Sant’Anna?”: lo chiede con una interrogazione al sindaco di Modena e al presidente del Consiglio comunale la consigliera comunale Pd Federica Venturelli. E’ chiaro che le competenze in materia di Amministrazione penitenziaria spettano allo Stato, ma l’opera del Comune può essere di grande supporto soprattutto in un momento difficile come l’attuale. E’ la stessa Costituzione, tra l’altro, a ribadire l’importanza di dare piena attuazione alla finalità rieducativa della pena. Ai primi di novembre, il Ministero dell’Istruzione con una propria circolare aveva portato l’attenzione sulle scuole in carcere. “In sostanza – spiega Federica Venturelli – il Miur ha sottolineato la necessità di favorire, in via straordinaria ed emergenziale, in tutte le situazioni ove ciò sia possibile, il diritto all’istruzione attraverso modalità di apprendimento a distanza anche per i frequentanti i percorsi d’istruzione degli adulti presso gli istituti di prevenzione e pena in accordo con le Direzioni degli istituti”. Su questo fronte la nostra realtà ha avviato progetti importanti, a cominciare da “Non è mai troppo tardi”, programma di video-lezioni a distanza messo a punto dalla Regione Emilia-Romagna. Fondamentale anche l’impegno della “Rete delle scuole ristrette” costituita a livello nazionale dai docenti delle scuole in carcere che portano avanti iniziative per riconoscere la scuola in carcere come elemento essenziale dell’esecuzione penale. “In realtà – spiega la consigliera Venturelli – grazie a operatori, volontari e docenti esterni sono diverse le iniziative di educazione, formazione e lavoro in essere al Sant’Anna, ma con il diffondersi dell’epidemia tutto è stato sospeso. E’ quindi importante che ci siano le condizioni affinchè si garantisca continuità didattica agli studenti ristretti, per i quali la scuola rappresenta da sempre un’opportunità importante di crescita e di riprogettazione della propria vita. Conosciamo la sensibilità di questa Amministrazione su temi così delicati ed è quindi bene che continui l’impegno del Comune nel garantire spazi di socialità e inclusione anche con le attività teatrali, come il Teatro dei venti, e col progetto del Sognalibero, concorso letterario presentato proprio qualche settimana fa”. Nella interrogazione si chiedono notizie sulle strumentazioni digitali a disposizione degli studenti, sul numero di persone che seguono le attività scolastiche e di formazione professionale e sulle modalità concrete della cosiddetta “Dad”.