Questa mattina Chiara, la militante dei Giovani democratici modenesi, aggredita ieri mattina mentre faceva un volantinaggio a sostegno di Bonaccini e del Partito democratico, e Giulia Mancuso, la segretaria cittadina dei Gd, testimone oculare di quanto accaduto, si sono recate presso la Caserma Messineo dei Carabinieri, in viale Tassoni, per formalizzare la denuncia nei confronti dell’aggressore. Ricordiamo che una pattuglia dei Carabinieri era già intervenuta sul posto, immediatamente dopo l’aggressione. Ecco i commenti di Chiara e Giulia:
Chiara – “Sono profondamente amareggiata per l’accaduto, soprattutto perché stavo facendo qualcosa in cui credo con convinzione. Ringrazio inoltre il Partito e i Giovani democratici per il supporto dimostrato immediatamente e le comunità locale e nazionale per tutti i messaggi di solidarietà e di vicinanza che mi sono pervenuti. Continuerò a perseverare nel mio impegno, non sarà sufficiente questo singolo episodio per scoraggiarmi. L’Emilia-Romagna è da sempre una Regione simbolo di civiltà ed è ora di prendere coscienza del clima di odio attuale per poterlo combattere”.
Giulia – “Mi è ancora difficile realizzare che la scena a cui ho assistito sia davvero accaduta. Che un adulto abbia pensato di sputare, spintonare e buttare per terra una ragazza che stava svolgendo un lavoro di puro volontariato per pura passione. Noi Giovani democratici ci attiviamo perché crediamo nei valori di antifascismo, di solidarietà, di pace che appartengono all’Emilia-Romagna, la nostra Regione. E continueremo a farlo, casa per casa, strada per strada. Siamo noi giovani a dover coltivare il senso civico, a prenderci cura della nostra società e, nel farlo, a crescere come individui e come cittadini. Saremo sempre dalla parte di Chiara, di chi ci mette la faccia. Ancora grazie a chi ci ha sostenuto e continuerà a farlo”.
Chiara e Giulia e i Giovani democratici saranno presenti questa sera in Piazza Matteotti, alle ore 19.00, per la chiusura della campagna elettorale con Stefano Bonaccini, Gian Carlo Muzzarelli e Giorgio Gori.