Rogo a Mirandola, Pini “Governo e Salvini chiariscano”

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La deputata modenese Pd Giuditta Pini “smonta” la versione fornita dal Viminale sul perché il giovane che ha appiccato il tragico rogo a Mirandola non fosse stato espulso. Ecco la dichiarazione:

“Matteo Salvini è inadatto e sta mentendo. Il Viminale dice che la persona sospettata di aver dato fuoco al Comando della Polizia municipale di Mirandola avesse espresso intenzione di fare richiesta di asilo. Per questo non era stato espulso. C’è qualcosa che non va. Primo. Il ragazzo era minorenne, o presunto minorenne. Perché è stato lasciato per la strada a Roma e il Comune non lo ha preso in carico? Inoltre ai minorenni non si può dare il foglio di via. Secondo. Era maggiorenne. Quindi dopo che è stato fermato per dei reati che ha commesso non è stato né arrestato né portato in un Cas. Ma una volta dichiarata la volontà di fare richiesta di protezione umanitaria, anche in questo caso, è stato lasciato per la strada, nonostante avesse dato gravi segni di possibile fragilità. Questi sono gli effetti del Decreto sicurezza tanto sbandierato da Salvini e questo Governo. Perché grazie al decreto votato da Lega e 5 stelle gli Sprar, che erano quei percorsi di inclusione e integrazione dei richiedenti asilo e protezione, sono stati di fatto cancellati. Risultato? Migliaia di persone sono finite per la strada, senza protezione e senza che le istituzioni sapessero dove trovarli. Problema doppio visto che sono colpite anche le persone con problemi psichiatrici o di dipendenza. Il 99,9% di queste persone sono oneste e tranquille e si sono trovate da un giorno all’altro per strada, nelle baraccopoli in mano alle mafie, o a lavorare in nero nei campi. Ma basta una persona, un delinquente, probabilmente con problemi psichiatrici per dimostrare che il re è nudo. Ecco perché ci devono spiegare cosa è successo con questa persona. Intanto Salvini ha annullato tutti i comizi in Emilia Romagna, che voglia andare a lavorare?”