Kyenge “Il razzismo la paga cara: Roberto Calderoli condannato”

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“Anche se si tratta del primo grado di giudizio, e anche se la pena è sospesa, è una sentenza incoraggiante per tutti quelli che si battono contro il razzismo”: l’europarlamentare Pd Cécile Kyenge commenta la sentenza di oggi del Tribunale di Bergamo che ha condannato il leghista Roberto Calderoli. Ecco la sua dichiarazione:

“Abbiamo vinto un’altra volta, davanti ai giudici, nei luoghi che contano. Evviva, evviva, evviva. Il razzismo la paga cara: Roberto Calderoli condannato in primo grado ad un anno e sei mesi per avermi rivolto insulti razzisti”. Lo ha detto l’europarlamentare Pd Cécile Kyenge commentando la sentenza di oggi del Tribunale di Bergamo che ha condannato il leghista Roberto Calderoli a un anno e mezzo di carcere, condanna naturalmente sospesa. “Era il 2013 – ha continuato Kyenge – quando di fronte a migliaia di persone fui paragonata ad un orango da Roberto Calderoli, parlamentare della Lega. Un oltraggio che il Tribunale di Bergamo ha definito una diffamazione aggravata dall’odio razziale, e che l’ha sanzionata oggi con una pena di un anno e sei mesi di carcere. Anche se si tratta del primo grado di giudizio, e anche se la pena è sospesa, è una sentenza incoraggiante per tutti quelli che si battono contro il razzismo. Perciò esprimo la mia soddisfazione per questa vicenda: non solo per questioni personali, ma anche perché la decisione del Tribunale di Bergamo conferma che il razzismo si può e si deve combattere per vie legali, oltre che civili, civiche e politiche”. Kyenge ha poi concluso: “Un grande riconoscimento per i PM che avviarono le indagini, dimostrando che lo spazio pubblico non può diventare un terreno di incitamento all’odio razziale. Da applausi anche i giudici che hanno dimostrato imparzialità e fermezza nell’esprimere il loro giudizio. Il tutto si configura come un grande insegnamento per tutte le persone che sono esposte ad atteggiamenti discriminatori e puramente razzisti: il razzismo va condannato ovunque si mostri!”