Garage Ferrari, Simona Arletti “Dotazione strategica per il centro”

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La consigliera comunale e responsabile Ambiente nella Segreteria cittadina del Pd modenese Simona Arletti invita a ragionare sul possibile futuro utilizzo del Garage che Piero Ferrari ha ceduto al Comune in una zona strategica per il centro storico e avanza alcune proposte. Ecco la sua dichiarazione:

“La cessione di Piero Ferrari al Comune di Modena apre nuove possibilità sul tema della mobilità sostenibile. Non è infatti in contraddizione il fatto che ci siano più posti auto a ridosso del centro storico con l’obiettivo di rafforzare il trasporto pubblico locale e gli spostamenti in bicicletta o a piedi. Ricordiamo che il centro cittadino, sino agli anni ’70, era abbandonato in diverse parti e in stato di degrado. I sindaci che si sono succeduti, in particolare Del Monte e Beccaria, hanno lavorato sul rilancio delle attività, dei servizi e della residenza in centro storico, ragionando su un sistema di mobilità che dalle periferie portasse le persone in centro. Il garage Ferrari fu uno dei primi multipiano realizzati in Italia, anticipava i tempi quando il dibattito sulle auto fuori dai centri storici era ancora di là da venire. Il suo utilizzo è stato, negli anni, bloccato da una causa giudiziaria basata su quale fosse l’interpretazione corretta delle norme, ora superate, sulle cubature totali. I vicini, naturalmente, hanno tutto il diritto di tornare ad adire le vie legali e, come sempre, rispetteremo quanto sarà stabilito dai giudici. Riteniamo, però, che l’Amministrazione cittadina abbia agito con modalità e azioni corrette sulla base della sentenza del Consiglio di Stato. E’, quindi, tempo di ragionare sul futuro utilizzo dell’immobile, il cui valore potenziale è oggi accresciuto proprio dalla sensibilità diffusa verso una maggiore fruibilità dei centri storici, sia da parte dei turisti, sia, soprattutto, da parte di chi ci vive e lavora. Lasciare l’auto fuori dalla cerchia dei viali significa poter liberare spazi all’interno, anche per il passaggio dei mezzi pubblici e di chi si muove a piedi o in bicicletta. I 300 posti auto al garage Ferrari controbilancerebbero i posti auto del Novi Park dall’altra parte della città. E’ chiaro che bisognerebbe attuare una similare politica di attenzione verso i residenti: prevedendo, ad esempio, una quota di posti auto a prezzi calmierati e una quota di parcheggi a rotazione. Col PUMS dovremo rafforzare e innovare le politiche sulla sosta, liberando dopo piazza Roma anche piazza S. Agostino e altri spazi pubblici dalle auto in sosta, anche per consentire una maggiore presenza di corsie per il TPL in sede propria che solo garantendo percorrenze frequenti e puntualità può diventare davvero competitivo. Dovremo lavorare sulle dorsali ciclabili e nella realizzazione di ulteriori connessioni ciclabili, anch’esse spesso prevedono la riduzione delle aree di sosta. Favorire l’uso delle biciclette e del TPL deve essere la priorità di una città che vuole ambire a essere davvero europea, indirizzando le scelte individuali sempre più a pedonalità, ciclabilità e Tpl, alla richiesta di spostamenti individuali su auto occorre dare comunque delle risposte, ma dentro una gerarchia di valori e azioni. Il futuro uso del garage Ferrari non può non tenere conto di tutto ciò”.