Nomine, Liotti “5stelle strumentali, già previsto percorso trasparente”

Modena

La consigliera comunale Pd Caterina Liotti risponde ai 5stelle che hanno di nuovo attivato una raccolta autonoma di curriculum, quando già esiste un percorso trasparente e partecipato per la scelta di coloro che siederanno nei Consigli di amministrazione delle società partecipate dal Comune di Modena. Ecco la sua dichiarazione:

“Leggiamo oggi che i consiglieri comunali del M5S aprono per l’ennesima volta una autonoma raccolta di curriculum tra i cittadini interessati a partecipare alla “loro” selezione per le nomine di competenza dell’Amministrazione comunale nei Cda delle partecipate CambiaMo, Seta, Fondazione Demo-center-Sipe, Fondazione Casa di Enzo Ferrari Museo e Fondazione scuola materna Raisini. Viene da chiedersi perché un cittadino che può candidarsi seguendo le modalità indicate dall’Amministrazione per tutte le nomine – e ripubblicate pochi giorni or sono per queste nello specifico – dovrebbe sottoporsi alla “selezione” del M5S? Semmai il protagonismo dei cittadini – come già previsto dalle regole che il Consiglio comunale da un odg del Partito Democratico ha promosso a partire dal 2013 – risulta molto più evidente nel senso inverso, cioè io cittadino/cittadina ritengo di avere le caratteristiche e le competenze per essere nominato in uno di questi enti/società partecipate e quindi cerco le firme di sostegno alla mia autocandidatura tra i soggetti che sono legittimati a farlo (tra i quali anche i consiglieri comunali e quindi anche quelli del M5S, oltre ad associazioni di categoria, Università, Associazioni ecc…). Lo stesso protagonismo che tanti cittadini modenesi stanno dimostrando anche nelle assemblee di Quartiere, assemblee nominate dal Consiglio comunale da cui il M5S ha ritirato i suoi candidati. Parlare di assenza di trasparenza nelle nomine è puramente strumentale: la trasparenza è garantita per legge e nel caso del Comune di Modena dal 2011, anche grazie a un odg del Partito democratico, si sono attivati percorsi per rafforzarla (pubblicazione del bando delle nomine e sua diffusione nei siti e tra le associazioni, sburocratizzazione della presentazione delle candidature, ecc.). La Legge assegna al sindaco la competenza sulle nomine e le designazioni, che la esercita “in rappresentanza dell’Amministrazione comunale” sono quindi nomine che necessariamente devono tenere insieme il dato della competenza e della rappresentanza. La legge attribuisce al Consiglio comunale il potere di definire degli indirizzi per le nomine stesse, anche per questo le candidature possono essere presentate da un consigliere comunale. Per di più sempre dal 2013, il coinvolgimento del Consiglio comunale nel percorso di nomina, si è ampliato prevedendo la novità dell’audizione dei candidati. Questo Consiglio comunale, in particolare in Commissione Affari istituzionali, sta continuando il confronto per completare la dotazione di “veri” istituti di partecipazione e a breve avremo disponibili anche i regolamenti per i Referendum, consultivi, abrogativi e propositivi novità assoluta per la nostra città”.