Vaccari “Appello antifascista al presidente Mattarella e al Governo”

Dai parlamentari, slider

Nel pomeriggio di oggi, presso la sala Nassirya del Senato, il senatore modenese Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, insieme al collega Daniele Borioli, ha presentato un appello trasversale antifascista rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Governo. L’appello è già stato firmato da 50 senatori di diversi schieramenti. Ecco il commento di Stefano Vaccari:

“La Legislatura sta volgendo al termine, ma questo non ci esime, fino all’ultimo minuto, di agire a contrasto di quella che rischia di diventare una vera e propria emergenza democratica. C’è una deriva di sottovalutazione e di condiscendenza verso simboli, idee e comportamenti che si richiamano esplicitamente al fascismo, al nazismo, alla discriminazione dei popoli e dei gruppi sociali per ragioni di razza, etnia e orientamenti sessuali. Tale fenomeno viene enfatizzato dai social media ed è presente ormai in tutto il contesto europeo, alimentato dagli effetti sociali devastanti prodotti da una crisi economica di lungo corso, dalla difficile e complessa regolazione dei fenomeni migratori, dalla minaccia terroristica incombente. La prima azione che, come politici, dobbiamo intraprendere è sicuramente quella di una autoregolamentazione nella misura delle parole usate, per contrastare il degrado del linguaggio che, per sé stesso, alimenta violenza. Ma occorrono anche misure più generali volte a ridefinire, alla luce dei fenomeni più recenti, cos’è il fascismo e soprattutto il neofascismo, e a diffondere una conoscenza più approfondita di cos’è stato davvero il ventennio e di come la nostra stessa identità nazionale sia basata sull’antifascismo e sulle conquiste in termini di diritti civili che da esso sono scaturite. E’ per questo che chiediamo al presidente Mattarella e al Governo, ognuno per le proprie competenze, di predisporre le condizioni affinché siano attuate specifiche iniziative. Innanzitutto, un Comitato nazionale di esperti dovrebbe occuparsi di rivisitare e attualizzare il concetto di fascismo, azione utile sia sul fronte giudiziario che per il futuro legislatore. Occorre, inoltre, un riconoscimento formale, come patrimonio della Nazione, dei luoghi della memoria dell’antifascismo e della Resistenza. E’ necessario valorizzare l’azione dell’Istituto nazionale della storia del movimento di Liberazione in Italia e della rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Il Ministero dell’Istruzione dovrebbe promuovere un grande progetto di ricerca su scala nazionale sull’arcipelago neofascista e neonazista in Italia. Infine, impegno che ormai dobbiamo rimandare alla prossima Legislatura, l’approvazione di una legge che introduca l’insegnamento della Costituzione nelle scuole. Solo la conoscenza e la consapevolezza del nostro tragico passato possono creare gli anticorpi affinché questo non possa ripresentarsi”.