Castelfrigo, Damiano e Baruffi hanno ricevuto i lavoratori a Montecitorio

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Questa mattina il presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, insieme al parlamentare modenese Davide Baruffi, componente della stessa Commissione, ha incontrato a Montecitorio i lavoratori delle cooperative che operano in appalto presso la Castelfrigo. L’incontro, richiesto da Flai e Filt-Cigl, è stato anche l’occasione per approfondire le contraddizioni del comparto della lavorazione delle carni e del regime degli appalti privati. Il sindacato ha, infatti, avanzato la richiesta di ripristinare la previsione normativa che obbliga l’appaltatore ad assicurare le stesse condizioni contrattuali vigenti per i dipendenti diretti del committente e il rafforzamento delle sanzioni previste per la somministrazione illecita di manodopera, depenalizzata invece nel 2016. Ecco la dichiarazione congiunta di Cesare Damiano e Davide Baruffi:

“Da tempo la nostra Commissione denuncia la condizione delicata in cui versano i lavoratori coinvolti in appalti pubblici e privati. Abbiamo segnalato, più volte, al Governo situazioni insostenibili come questa di Castelfrigo. Siamo da sempre contrari all’abuso della forma cooperativa e a forme di interposizione di manodopera che, ricorrendo a contratti collettivi meno onerosi, producono un vero e proprio dumping sociale. La vicenda rappresentataci dai lavoratori, stamane, appare in questo senso paradigmatica, come d’altro canto era già emerso, una decina di giorni fa, quando il Governo, rispondendo alla nostra interrogazione, aveva comunicato i dati dei mancati versamenti contributivi, le irregolarità e le sanzioni comminate dall’Ispettorato del lavoro, nonché i dubbi circa la natura cooperativa di due delle imprese appaltatrici della Castelfrigo. Per queste ragioni ci siamo impegnati ad incalzare ulteriormente il Governo sulla vertenza specifica e, pur nei vincoli stretti di una legislatura ormai in scadenza, ad assumere ogni utile iniziativa legislativa volta a tutelare il lavoro e la legalità nel regime degli appalti. Con l’auspicio che possa ricomporsi nel frattempo un’iniziativa unitaria da parte delle organizzazioni sindacali in modo da non acuire ulteriormente la contrapposizione tra lavoratori e lavoratori”.