Lavoro ed economia, Baruffi “Migliorati gli impegni del Def”

Dai parlamentari

La Camera ha approvato la risoluzione finale che accompagna il Def, il Documento di economia e finanza, preparatorio della futura Legge di stabilità. Nella risoluzione trovano posto molte delle richieste in materia di lavoro, previdenza, sviluppo proposte dai parlamentari Pd. Il commento positivo del deputato modenese del Pd Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro:

“La risoluzione finale che accompagna il Documento di economia e finanza (DEF), approvata oggi dalla Camera, recepisce i principali impegni da noi indicati. In particolare, in materia di lavoro, trovano spazio le nostre proposte per aumentare “strutturalmente la convenienza del contratto a tempo indeterminato rispetto ad altre forme contrattuali”; così come, per sostenere la produttività nelle imprese, si impegna il Governo “a promuovere la contrattazione decentrata, tenendo conto delle intese maturate tra le parti sociali relativamente alla rappresentanza, alla consultazione dei lavoratori e all’efficacia ed esigibilità dei contratti stessi, salvaguardando il ruolo dei contratti nazionali di lavoro”. Ampio spazio è riservato nella risoluzione alle misure di sostegno agli investimenti privati e pubblici, nazionali e locali, “necessari a far risalire il rapporto tra investimenti e Pil” e per “favorire la transizione verso una manifattura sempre più digitalizzata e interconnessa, un’economia circolare e la sostenibilità ambientale, attraverso l’utilizzo più efficiente delle risorse e lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili”. Un’indicazione importante è rivolta poi al fronte previdenziale, dove si sollecitano “interventi volti ad introdurre elementi di flessibilità” per l’età di accesso al pensionamento, “anche con la previsione di ragionevoli penalizzazioni”, nonché “interventi, anche selettivi, nei casi di disoccupazione involontaria e di lavori usuranti”. Positiva, infine, anche la previsione che esclude dalla revisione e razionalizzazione delle spese (la cosiddetta spending review) “quelle riguardanti il lavoro e la famiglia, nonché quelle relative alle ristrutturazioni edilizie e alle riqualificazioni energetiche, che vanno invece rafforzate”. Si tratta di un altro passo avanti rispetto al testo pur positivo licenziato dal Governo, di cui incalzeremo e vigileremo l’operato”.