Il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali, è il primo firmatario di un disegno di legge, messo a punto in collaborazione con le associazioni di volontariato Anteas, Auser e Ada, per favorire l’invecchiamento attivo che, in questi giorni, è stato al centro dell’attenzione grazie a uno specifico momento di approfondimento organizzato nell’ambito del Festival italiano del volontariato di Lucca. Ecco il commento di Edoardo Patriarca:
“Questo progetto di legge nasce dalla riflessione avviata nel 2012, Anno europeo dell’invecchiamento attivo. Anteas, Auser e Ada elaborarono un documento, che però nella passata legislatura, non ebbe seguito. Come Gruppo del Partito democratico abbiamo ripreso in esame proprio quel disegno di legge e, ora, auspichiamo che venga approvato in tempi rapidi. Il testo depositato alla Camera è, quindi, il frutto di un percorso di attenzione all’anzianità già attivato da queste associazioni – di cui fa parte anche il tema dei caregiver familiari – ripreso da noi nell’ambito delle azioni di sostegno e valorizzazione della famiglia. La sfida è culturale: mettere a tema, in un Paese con bassa natalità e alta longevità, l’argomento dell’invecchiamento attivo. Secondo i dati Istat di fine 2014, gli ultrasessantenni impegnati in pratiche e azioni di volontariato sono, in Italia, circa 800mila persone. Proponiamo di incanalare tutte queste energie in piccoli e grandi servizi a supporto della comunità. L’articolo 4 parla – tra gli altri – di sorveglianza presso le scuole per l’infanzia; accompagnamento dei bambini durante il percorso casa-scuola; vigilanza su parchi e giardini pubblici come su monumenti e beni culturali; ma anche aiuto alle persone temporaneamente non in grado di svolgere piccoli compiti giornalieri; promozione della fruizione culturale anche attraverso la vigilanza dei musei e delle biblioteche comunali. Tutto in collaborazione con le organizzazioni del volontariato. I Comuni sono tenuti ad assicurare questi volontari contro i rischi di infortunio e per la responsabilità civile. L’invecchiamento, quindi, non come un problema, ma come un percorso, per la partecipazione alla vita delle comunità. In sostanza occorre avere la lungimiranza di trasformare il tema in occasione di crescita: sostenendo la natalità, è ovvio, ma anche l’invecchiamento attivo. Invecchiare è un dato naturale, una prospettiva, non solo un ‘pezzo’ della vita”.