Mirandola, Gozzi “No a Forza nuova in piazza Costituente”

Dai Circoli

Il segretario del Pd di Mirandola Andrea Gozzi esprime solidarietà al sindaco Maino Benatti accusato da Forza Italia di autoritarismo per aver negato l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico a un movimento dichiaratamente xenofobo e neo-fascista come Forza nuova. Ecco la sua dichiarazione:

“Sono anni bui per l’integrazione, sono anni bui per l’Europa. Anni in cui si preferisce alzare muri e scaricare i problemi dei flussi migratori sui propri vicini di casa. Leggo nell’attacco al sindaco del consigliere comunale di Forza Italia Platis e della coordinatrice dei Giovani di Forza Italia uno sdegno del tutto incomprensibile. Voglio esprimere solidarietà al sindaco di Mirandola Maino Benatti, ingiustamente accusato di deriva autoritaria. Non concedere a Forza nuova l’occupazione di suolo pubblico in una piazza intitolata alla Costituente, sede del sacrario dei caduti e del monumento ai partigiani, la ritengo un’altissima forma di rispetto a quei ragazzi, della mia età e più giovani, che per liberare il Paese misero a rischio la propria vita, molto spesso perdendola, troppo spesso non vedendo l’alba del diciottesimo compleanno. Forza nuova, nel suo manifesto, propugna l’abolizione di due leggi, la legge Mancino e la legge Scelba: la prima condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. Punisce anche l’utilizzo di simbologie legate ai suddetti movimenti politici. La seconda legge sanziona chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Chiedere l’abrogazione di una legge è di per sé è legittimo, ma, seguendo un semplice ragionamento logico, su queste basi si svela la vera natura del movimento. Inoltre, devo ricordare agli amici di Forza Italia, che hanno diritto a partecipare alla campagna elettorale solo i promotori del referendum e i partiti rappresentati in Parlamento, secondo la circolare 5/2016 del Ministero dell’Interno sulla base di quanto disposto dall’art.52 della legge n. 352/1970, che, tra le altre cose, ha eliminato i c.d. fiancheggiatori. Forza Nuova non è né uno dei promotori, né un partito rappresentato in Parlamento (per fortuna) e quindi l’argomentazione di Platis non regge. Agli esponenti di Forza Nuova rivolgo una domanda: chiedere spazio il 23 aprile in piazza a Mirandola non sarebbe come se un gruppo di estrema sinistra chiedesse di fare un gazebo in centro a Trieste due giorni prima della giornata del ricordo? Uno schiaffo, insomma, alla storia e al dolore di tanti innocenti?