Aids, Guerra “Contrastarne la diffusione, soprattutto tra i giovani”

Dai parlamentari

Gli ultimi dati pubblicati dall’Oms e dal Centro europeo per il controllo delle malattie sulla diffusione dell’Aids sono allarmanti: in Italia, nel 2014, ci sono stati 3.695 casi di nuovo contagio da Hiv, mentre sono stati 858 i casi di Aids conclamato. Sul tema la senatrice modenese del Pd Maria Cecilia Guerra ha presentato un’interrogazione, a prima firma della collega Ricchiuti, al Ministero della Salute in cui si chiede, tra le altre cose, il lancio di una campagna nazionale per promuovere l’utilizzo del test, soprattutto tra i più giovani.

Nel 2014, nei Paesi dell’Unione europea sono stati diagnosticati 4.020 casi di Aids, con un tasso di 0,8 malati per ogni 100.000 persone. Sono, inoltre, in aumento le infezioni da Hiv. In Italia, nello stesso anno, i casi di nuovo contagio da Hiv sono stati 3.695 e quelli di Aids conclamato 858. Tra il 2006 e il 2014 le persone sieropositive arrivate allo stadio di Aids, senza essere consapevoli di avere subito il contagio, sono aumentate dal 20,5% al 71,5%. La fascia d’età più colpita è quella degli uomini tra i 25 e i 29 anni. L’aids è una malattia incurabile, ma grazie alle nuove terapie, con l’assistenza sanitaria adeguata e con una diagnosi tempestiva, la speranza di vita di una persona sieropositiva non è diversa da quella di una persona sieronegativa. La legge n. 135 del 1990 prevede che la Commissione nazionale per la lotta all’Aids, presso il Ministero della Salute, adotti interventi di carattere poliennale riguardanti la prevenzione, l’informazione, la ricerca, la sorveglianza epidemiologica e il sostegno dell’attività del volontariato. “Con la nostra interrogazione abbiamo chiesto di sapere – spiega la senatrice Guerra – quali misure intende prendere il Governo per contrastare la nuova ondata di contagi e se, in particolare, il Governo non ritenga che vada messa in atto con urgenza una campagna nazionale per promuovere l’utilizzo del test, rivolta soprattutto ai giovani”. Rispondendo all’interrogazione nella giornata di giovedì 11 febbraio, il sottosegretario di Stato per la salute De Filippo ha confermato che il Governo ha fatto partire in oltre 400 città italiane l’iniziativa intitolata «Impegno in Comune contro l’AIDS», una grande campagna di sensibilizzazione, alla quale hanno aderito i sindaci di tante città. Ha, inoltre, ricordato le iniziative che erano già state prese, nel 2011 e il 2012 per la diagnosi precoce dell’Hiv. La promozione di una campagna nazionale per diffondere l’utilizzo del test, rivolta soprattutto ai giovani, potrebbe rientrare, ha detto il sottosegretario, nel Protocollo di intesa fra il Ministero dell’istruzione e il Ministero della salute sottoscritto nel 2015, per favorire, sostenere e sviluppare azioni volte, tra l’altro, a promuovere l’offerta attiva di iniziative di educazione alla salute rivolte a bambini e adolescenti, anche attraverso il coinvolgimento dei servizi e dei professionisti sanitari del territorio e delle famiglie, nel rispetto della regionalizzazione del Sistema sanitario e dell’autonomia scolastica, di cui mancano però ancora le modalità applicative. “Apprezziamo molto le iniziative che ci sono state illustrate – afferma la senatrice Guerra – ma riteniamo che siano ancora insufficienti a fonte dei dati allarmanti che abbiamo richiamato e della palese ignoranza, da parte dei giovani su cosa sia e come si contragga l’Aids. Per questo, in Aula, la senatrice Ricchiuti ha nuovamente sollecitato il Governo a fare una campagna mirata, soprattutto a favorire la diffusione del test specialmente per i giovani.”

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