Saharawi, Vaccari “Bene l’Alta corte, ora manca l’Europarlamento”

Dai parlamentari

“Bene la decisione dell’Alta corte di Strasburgo, ora anche il Parlamento europeo riveda l’accordo con il Marocco in tema di pescato”: lo dice il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, presidente dell’Intergruppo di amicizia con il popolo saharawi, dopo la sentenza della corte che accoglie le istanze del Fronte Polisario in materia di prodotti agricoli e della pesca, nella Giornata internazionale dei diritti umani.

“La decisione dell’Alta Corte di Strasburgo, che di fatto raccoglie le istanze del Fronte Polisario sul pescato di cui è defraudato dal Marocco, è una gran bella notizia. Soprattutto nella Giornata mondiale per i Diritti umani, diritti che nel Sahara occidentale sono costantemente violati e per il popolo saharawi appaiono ancora lontani dall’essere garantiti”. Così il senatore del Partito democratico Stefano Vaccari, presidente dell’Intergruppo di amicizia con il popolo saharawi, commenta la sentenza dell’ottava camera del tribunale europeo relativa alla conclusione dell’accordo sulle misure di reciproca liberalizzazione in materia di prodotti agricoli e di prodotti della pesca tra Ue e Marocco. Sostanzialmente i protocolli n.1, 2 e 3 e le modifiche dell’accordo Euro Mediterraneo, che stabilivano una associazione tra le comunità europee e i loro stati membri da una parte, e il governo marocchino, dall’altra, sono stati annullati”. “L’augurio, ora – sottolinea l’esponente Pd – é che l’accordo approvato dal Parlamento Europeo con il Marocco, che prevede l’aumento delle quote di scambio dei prodotti agricoli e ittici e l’abbattimento delle rispettive tariffe doganali, che di fatto lascia a Rabat la libertà di considerare come acque territoriali marocchine anche il mare adiacente alle coste del Sahara occidentale, sia al più presto rivisto”. “Proprio da quel mare, infatti – conclude Vaccari – proviene il 40% del pesce pescato dal Marocco. Pescato del popolo saharawi”.

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