Carne rossa, Patriarca “Evitare allarmismi ingiustificati”

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La preoccupazione dei consumatori e dei produttori dopo l’allarme sulla potenziale dannosità del consumo di carni rosse e carni rosse lavorate è approdato ora sul tavolo del ministro della Salute Beatrice Lorenzin grazie a una interrogazione urgente sottoscritta dal deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, insieme a un gruppo di colleghi. “Un tema così delicato – dice Edoardo Patriarca – dovrebbe essere affrontato con rigore scientifico e senza eccedere in inutili allarmismi”.

“Un tema così delicato ed avente un tale ampio riverbero scientifico, culturale ed economico andrebbe affrontato in maniera circostanziata e secondo criteri laici, senza eccedere in conclusioni affrettate e inutilmente allarmistiche”: è quanto si legge nell’interrogazione urgente che il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, insieme a un folto gruppo di colleghi, ha presentato oggi al ministro della Salute Beatrice Lorenzin sul tema della presunta dannosità del consumo di carni rosse e carni rosse lavorate. Com’è noto, la notizia si basa sul lavoro di indagine compiuto da due organismi internazionali: l’Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro con sede a Lione, e l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. “Per la verità – spiega Edoardo Patriarca – i vertici delle due organizzazioni sono stati molto più circostanziati nelle loro valutazioni, parlando di pericoli legati a consumi eccessivi, molto lontani dai modelli di alimentazione europei, ed italiani in particolare. L’eccessiva semplificazione fatta da alcuni media, però, ha creato allarmismo e preoccupazione tra i consumatori e tra gli operatori alimentari. Per questo ho deciso di firmare, insieme ai colleghi, l’interrogazione urgente al ministro Lorenzin per cercare di fare chiarezza su una tematica così delicata come quella dell’alimentazione strettamente connessa alla salute”. Nel testo si chiede infatti al ministro Lorenzin quali “informazioni intenda riferire sul tema e se, ad ogni modo, anche al fine di rassicurare i cittadini e concorrere ad evitare incresciosi e gratuiti riverberi negativi sul comparto delle carni di qualità italiane, non voglia fornire notizie più rassicuranti in materia di consumo delle carni possibilmente circostanziando gli argomenti di competenza su riscontri effettivi, fondanti su dati scientifici e su criteri di rigorosa riproducibilità”.