Gioco azzardo, Baruffi “Si vieti ogni tipo di pubblicità diretta e indiretta”

Dai parlamentari

Il deputato modenese del Pd Davide Baruffi, componente dell’intergruppo parlamentare contro la contraffazione, ha sottoscritto una proposta di legge per introdurre nel nostro ordinamento, come già fatto in Germania, il divieto assoluto di pubblicità, sia diretta che indiretta, per i giochi che comportano vincite in denaro. “In Italia lo abbiamo già sperimentato nella lotta contro il tabagismo – spiega Davide Baruffi – è ora necessario introdurre questo divieto anche contro il proliferare del gioco d’azzardo”.

“Come è già stato fatto in Italia per la legge contro il fumo, anche per il gioco d’azzardo bisogna avere il coraggio di introdurre il divieto assoluto di ogni tipo di pubblicità, diretta e indiretta”: il deputato modenese del Pd Davide Baruffi, componente dell’Intergruppo parlamentare contro la contraffazione, ha sottoscritto una proposta di legge, appena depositata a prima firma dell’on. Lorenzo Basso, che introduce nel nostro ordinamento il divieto di pubblicità per i giochi con vincite in denaro. “Si tratta di due commi – spiega Davide Baruffi – nel primo si definisce l’ambito del divieto, mentre nel secondo si stabilisce una sanzione di 200mila euro per i diversi soggetti che, a vario titolo, violano il divieto”. Nel testo si stabilisce che: “E’ vietata in modo assoluto qualsiasi forma di comunicazione commerciale, di pubblicità, di sponsorizzazione diretta e indiretta o di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro, offerti in reti di raccolta sia fisiche sia online”. Quanto alle sanzioni si chiarisce che: “La violazione del divieto è punita con la sanzione amministrativa di euro 200.000. La sanzione è irrogata al soggetto che commissiona la comunicazione commerciale, la pubblicità, la sponsorizzazione o la promozione, al soggetto che le effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale esse sono diffuse”. “Avremmo preferito una norma di sistema che disciplinasse l’intero comparto – chiarisce Davide Baruffi – ma le bozze di decreto attuativo della delega fiscale che avevamo visto non erano per nulla convincenti: nessun divieto serio di pubblicità e azzaremento della potestà regolamentare dei comuni in materia di attività di gioco d’azzardo. Norma questuche avrebbe cancellato di colpo tutte le buone pratiche nate sul territorio a tutela de soggetti più fragili e a sostegno delle esperienze più virtuose. Ora che il decreto non ci sarà più abbiamo deciso di ripartire dai fondamentali. Secondo noi – conclude Baruffi – la priorità, in questo campo, è l’introduzione intanto del divieto assoluto di fare pubblicità ai giochi che prevedono vincite in denaro. Lo hanno già introdotto in Germania e, in Italia, l’abbiamo voluto per quanto attiene alla lotta al tabagismo. Ricordiamo che un divieto di questo tipo non comporta alcun onere per la Pubblica amministrazione, non c’è problema di copertura, occorre solo la volontà politica di introdurlo nel nostro ordinamento. Noi pensiamo che questo sia il momento giusto”.