Carpi, presentata dal Gruppo Pd mozione sulle mappe di scuotimento

Dai Circoli

Sarà in discussione nel Consiglio Comunale di giovedì 16 luglio la mozione sulle mappe di scuotimento presentata dal Gruppo consiliare del Pd: chiede un Piano straordinario regionale per la sicurezza sul lavoro che preveda strumenti mirati di sostegno alle aziende del cratere obbligate ad adeguare sismicamente i propri capannoni.

Sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale la mozione del gruppo consiliare del Pd firmata dai consiglieri Lodi, Boni e Reggiani. Al centro la questione dei fabbricati industriali che si trovano all’interno del cratere sismico, ma al di fuori del perimetro delle mappe di scuotimento definite dall’Ordinanza Regionale 35/2013. Collocate nelle aree industriali del Comune di Carpi, ma anche nei Comuni di Soliera, Bomporto, San Prospero e Ravarino, Ferrara e Cento, si tratta di imprese che avevano realizzato gli immobili nel rispetto delle normative allora vigenti e che si trovano oggi nell’obbligo di adeguarli, malgrado gli immobili non abbiano subito alcun danno dal terremoto. Nel testo si richiede “alla Regione Emilia-Romagna di definire, in concerto con il Governo, tutti gli strumenti necessari per permettere alle imprese localizzate all’interno del cratere sismico, ma escluse dalle mappe di scuotimento, di poter accedere a strumenti equi e incentivanti per rispondere alle esigenze di adeguamento e ristrutturazione con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza sul lavoro”. Per farlo si propone la revisione di strumenti come i bandi INAIL in modo che vengano presi in considerazione aspetti quali i criteri di accesso, con l’estensione all’utilizzo anche alle società immobiliari (casistica peraltro molto diffusa nel nostro territorio), nonché il riconoscimento fino al 100% dei costi di intervento strutturale anche con strumenti di liquidità immediata sul modello della “cambiale Errani “ e/o di sostegno tramite credito di imposta e l’inclusione dei costi di delocalizzazione temporanea (ove necessaria e strettamente legata alle tempistiche di rientro nella sede originaria dell’attività) da parte di quelle imprese che si vedano costrette, in presenza di lavori ai loro fabbricati, ad interrompere le attività produttive. “Crediamo che – dicono i consiglieri firmatari della mozione – la Regione possa individuare tempistiche e metodi per lanciare un piano straordinario di incentivazione alla messa in sicurezza delle attività produttive sull’intero territorio Regionale con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei luoghi di lavoro e di riqualificare il patrimonio edilizio delle aree industriali/artigianali, creando così un circolo virtuoso nel settore edile. Riteniamo – concludono i consiglieri Pd – che la questione delle mappe di scuotimento debba essere una priorità per evitare una disparità di trattamento nei confronti di migliaia di aziende collocate nei territori in questione rispetto ai comuni vicini, con un concreto rischio di svalutazione dei fabbricati e conseguente delocalizzazione delle aziende nei territori vicini esterni al cratere sismico”.