Sport, Baracchi e Bortolamasi “Ottimizzare spazi per garantire l’offerta”

Modena

«Se l’ampliamento della dotazione impiantistica, fatta salva qualche eccezione legata alla pianificazione scolastica, non può più essere considerata una priorità, deve diventarlo l’ottimale utilizzo degli spazi esistenti. Il lungo elenco di luoghi che la città ha messo a disposizione non può non garantire un’adeguata risposta alla variegata domanda di sport che giunge dai cittadini.» Questo il commento dei due vice capogruppo Pd Grazia Baracchi e Andrea Bortolamasi, sul Bando sport approvato oggi in Consiglio comunale a Modena. Di seguito la loro dichiarazione:

“Basterebbe scorrere l’elenco degli impianti comunali per comprendere l’importanza che per la nostra città ha da sempre rivestito la pratica sportiva, non solo come attività agonistica in sé ma nella più ampia accezione di sano e corretto stile di vita, essendo al contempo occasione di socializzazione, strumento di educazione e risposta alla sempre maggiore domanda di benessere, non solo fisico degli individui. Sport da un lato dunque come palestra di vita soprattutto per i più giovani, ma anche importante strumento d’integrazione e superamento della diversità, attraverso quel naturale senso di appartenenza e partecipazione che riesce a stimolare. Considerare l’investimento nell’attività sportiva come meramente accessorio o secondario, è senza dubbio evidenza di poca lungimiranza e disattenzione per i bisogni della comunità, anche in periodi di congiuntura economica come l’attuale. Il sistema combinato pubblico/privato costruito a Modena ha saputo infatti rispondere meglio di altri alle difficoltà del periodo, permettendo ai cittadini di continuare a praticare ogni tipo di sport a costi non proibitivi. Tuttavia se gli anni appena trascorsi hanno dimostrato la bontà di alcune scelte del passato, è altrettanto vero però che hanno evidenziato la necessità di migliorare ulteriormente le attuali procedure di gestione e i rispettivi affidamenti, abbinando indispensabili criteri di economicità a quelli altrettanto imprescindibili di qualità e quantità dell’offerta sportiva modenese. Parola chiave di questa nuova stagione di collaborazione fra ente pubblico e associazioni private deve essere per noi dunque ottimizzazione, attraverso l’uso razionale degli spazi e anche laddove opportuno la loro condivisione. Se l’ampliamento della dotazione impiantistica, fatta salva qualche eccezione legata alla pianificazione scolastica, non può più essere considerata una priorità, deve diventarlo l’ottimale utilizzo degli spazi esistenti. Il lungo elenco di luoghi che la città ha messo a disposizione deve garantire un’adeguata risposta alla variegata domanda di sport che giunge dai cittadini. Facendo, per così dire, prevalere il contenuto al contenitore: non snaturandone la funzionalità, ne tanto meno mettendo a rischio la sicurezza degli utenti, ma sfruttando nel modo più ampio possibile tutte le potenzialità offerte da ogni singolo impianto, luogo non più dunque appannaggio di questa o quella disciplina sportiva, ma a pieno titolo di tutta la collettività.”