Corruzione, Vaccari “Norme importanti, la Camera faccia in fretta”

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Passa ora all’esame della Camera il ddl anticorruzione che, nella giornata di ieri, ha ottenuto l’ok definitivo da parte del Senato. “Ci sono voluti quasi due anni – spiega il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione Antimafia – ma finalmente il Senato ha approvato il disegno di legge anticorruzione, norme a lungo attese, e altrettanto contrastate da una parte delle forze politiche, messe a punto per cercare di sradicare il malaffare, una delle piaghe che affiggono il nostro Paese”. Ecco la dichiarazione di Stefano Vaccari:

“Norme importanti che inaspriscono le pene per i reati di corruzione, concussione e peculato e che reintroducono nel nostro ordinamento il reato di falso in bilancio, ora non più sanzionato come contravvenzione, ma previsto come un delitto punibile con la reclusione. Ci sono voluti quasi due anni, ma finalmente il Senato ha approvato il disegno di legge anticorruzione, norme a lungo attese, e altrettanto contrastate da una parte delle forze politiche, messe a punto per cercare di sradicare il malaffare, una delle piaghe che affiggono il nostro Paese. Fondamentale è stato l’impegno del Pd su questo fronte: l’inedita alleanza Forza Italia-Movimento 5 stelle ha, finalmente, fatto capire con chiarezza chi si batte per cosa. Il Partito democratico ha fortemente voluto questo provvedimento che prevede l’aumento delle pene detentive per i pubblici ufficiali che compiono il reato di corruzione propria e per la corruzione in atti giudiziari. L’imprenditore che corrompe non potrà accedere agli appalti pubblici per cinque anni. Il patteggiamento sarà possibile solo dopo la restituzione integrale di quanto indebitamente incassato. Incrementate anche le pene per chi partecipa, promuove, dirige o organizza un’associazione mafiosa: per i boss le pene possono arrivare fino a 26 anni di carcere. E poi la reintroduzione nel nostro ordinamento del falso in bilancio dopo che il Governo Berlusconi lo aveva depenalizzato: anche recenti episodi di cronaca ci confermano che è nella manomissione delle comunicazioni sociali che si nascondono i segnali di reati più gravi. Insomma, anche grazie al presidente del Senato Grasso e all’intervento del Capo dello Stato Mattarella, il nostro Paese si dota di un complesso di misure adeguate alla lotta alla corruzione. L’auspicio ora che la Camera faccia presto per arrivare all’approvazione definitiva del provvedimento”.

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