Unioni gay, Pd Vignola “Pronti a parlarne in Consiglio comunale”

Dai Circoli

Le questioni etiche mettono a dura prova gli equilibri forzati e instabili della compagine civica capitana dal presidente dell’Unione e sindaco di Vignola Mauro Smeraldi: lo ribadisce il Pd di Vignola riferendosi alla retromarcia che il gruppo dei “civici” ha compiuto, nell’ultima seduta del Consiglio dell’Unione Terre di Castelli, in tema di unioni civili. Il Pd di Vignola, peraltro, si dice pronto a discutere del tema nel Consiglio comunale cittadino. Ecco la dichiarazione del Pd di Vignola:

«Era solo questione di tempo, ma si sapeva che, prima o poi, le differenti connotazioni ideologiche presenti nel gruppo “Cittadini insieme nell’Unione”, sarebbero emerse e avrebbero scomposto il puzzle che aveva come unico collante l’opposizione al “Centro Sinistra per le Terre di Castelli”. Nel Consiglio dell’Unione di giovedì scorso a Spilamberto il tema caldo della serata è stato sicuramente quello sollevato dal consigliere del gruppo “Cittadini insieme nell’Unione” Filippo Gianaroli (M5S), che ha presentato una mozione sull’inadeguatezza della normativa italiana in materia di unioni omosessuali, con lo scopo di impegnare i sindaci e la Giunta dell’Unione a promuovere nel nostro territorio, come sta accadendo in tanti altri in Italia, la trascrizione nei registri dello stato civile del Comune delle unioni gay celebrate all’estero e che i Comuni facenti parte dell’Unione Terre di Castelli diventino dei Comuni in cui non solo cessino le discriminazioni di genere, ma si agevoli anche un riconoscimenti di diritti degno di un Paese che si voglia definire civile. Il gruppo del Partito democratico, con grande senso di responsabilità, si è mostrato subito compatto nel sostenere questa battaglia di difesa ed allargamento dei diritti civili, perché su temi di tale importanza non si possono avere tentennamenti e non si può restare prigionieri di tatticismi politici. A differenza del gruppo “Cittadini insieme nell’Unione”, che in pochi minuti è letteralmente esploso, dando vita ad un’accesa discussione che ha fotografato quattro posizioni distinte, con 3 voti contrari dell’ala destra della compagine, un altro consigliere leghista addirittura uscito dall’aula, altri ancora a favore e il presidente Smeraldi che -per non scontentare nessuno- si è addirittura astenuto, proprio lui che di recente aveva sbandierato pubblicamente di sostenere la posizione favorevole espressa dal sindaco di Spilamberto Umberto Costantini. In sintesi: gruppo civico letteralmente spaccato e posizione pilatesca del presidente Smeraldi, che -come al solito- semina bene a parole e razzola male nei fatti. Il Pd di Vignola è già pronto a discutere di questo tema nel Consiglio Comunale cittadino, dove la più che eterogenea coalizione che amministra la città potrà scegliere tra due strade: quella della difesa dei diritti civili che il centro-sinistra sta portando avanti in tutta Italia, come ci auguriamo, oppure quella di una nuova deflagrazione».