Regionali, Enrico Campedelli “Le nuove forme dell’abitare”

Elezioni regionali

Normative regionali snelle che incidano efficacemente sul consumo di suolo tramite fiscalità e meccanismi premianti per il riuso e la rigenerazione di aree già utilizzate. Politiche di prevenzione delle calamità naturali e maggiore sicurezza per i cittadini sono elementi che dovrebbero caratterizzare l’azione politica della Regione per Enrico Campedelli, candidato Pd al Consiglio Regionale. Di seguito la sua dichiarazione:

“Negli ultimi decenni in Italia porzioni sempre maggiori di terreno sono state consumate, trasformando il paesaggio ad un ritmo che non ha eguali negli altri paesi europei e che rende il fenomeno una vera e propria emergenza nazionale. Purtroppo la nostra regione non fa eccezione, piazzandosi al terzo posto per tasso di consumo del suolo tra 1990 e 2005. Questa trasformazione, oltre a stravolgere il paesaggio locale mettendo a rischio le vocazioni turistiche ed agroalimentari della regione. In attesa di normative nazionali e/o regionali che incidano efficacemente sul consumo di suolo tramite fiscalità e meccanismi premianti il riuso e la rigenerazione di aree già utilizzate, una politica di svolta richiede la realizzazione di alcuni interventi: in primo luogo un’azione coraggiosa per rivedere e ridurre mediante opportune varianti, nel rispetto delle normative, le previsioni dei PSC vigenti e in fase di approvazione, oltre che contenere quelle dei POC in preparazione e futuri; in secondo luogo l’applicazione puntuale nelle scelte urbanistiche concrete di principi di “buon uso” del territorio, con particolare riguardo alla densificazione degli insediamenti e alla massima integrazione con le infrastrutture di trasporto pubblico esistenti; ancora, l’utilizzo degli strumenti di deroga previsti dalla normativa attuale in soli casi effettivamente “di rilevante interesse pubblico” e comunque a seguito di una verifica sostanziale e non formale del rispetto della “pianificazione sovraordinata vigente”, infine la realizzazione di una funzione di coordinamento sovracomunale forte che consenta realmente di reindirizzare la pianificazione di area vasta verso una gestione sostenibile del territorio che privilegi rigenerazione e riuso del suolo, consapevoli che ciò implica inevitabilmente asimmetrie nelle politiche possibili nei diversi Comuni coinvolti, e quindi esige opportuni strumenti di perequazione.”