Annalisa Vandelli “Contro le mafie: dalla strada alla Regione”

Elezioni regionali

Parte da Modena il nuovo passo contro le infiltrazioni mafiose, ovvero l’informativa antimafia obbligatoria antimafia. Il commento della candidata Pd al Consiglio regionale Annalisa Vandelli:

Da oggi un’impresa di autotrasporto che voglia essere iscritta all’Albo nazionale deve presentare l’informativa antimafia e la certificazione di onorabilità. Un risultato di alto valore che dalla terra emiliana diviene patrimonio nazionale in tempi record, grazie all’impegno di CNA-FITA e della sua Presidente modenese Cinzia Franchini. “Il prossimo passaggio – commenta Annalisa Vandelli, candidata Pd alle elezioni regionali a cui proprio Cinzia Franchini ha passato il testimone – è chiaramente indicato dalla Presidente CNA-FITA, dalle lotte portate avanti dal’Associazione contro le mafie Libera ed è quello che intendo portare avanti se verrò eletta: escludere le imprese compromesse da bandi e qualsiasi forma di finanziamento regionale. Oggi si è concretizzato un impegno vero nella lotta alla criminalità organizzata, tanto radicata nel settore del trasporto e della logistica da condizionarne il libero mercato”. Un punto di partenza, certo, non un approdo definitivo. “In una terra come la nostra, operosa per vocazione e dopo il terremoto non si può raggiungere sviluppo economico senza legalità – continua Annalisa Vandelli – Legalità significa innanzitutto indignazione, quel sentimento di rifiuto che nasce dall’intimo di ciascuno di noi, da quel fondo di valori, bellezza e verità su cui deve reggersi il rilancio di una società, prima ancora che di una economia”. L’Emilia Romagna ha per tradizione, identità e responsabilità un dovere di reputazione agli occhi non solo dei propri cittadini e imprenditori, ma del Paese stesso che usa il nome della nostra Regione per identificare una modalità virtuosa ed efficiente di affrontare le crisi e i cataclismi. “Ecco perché dobbiamo difenderci dalle infiltrazioni mafiose così come dai tentativi di minare il patrimonio di credibilità da cui ancora attingiamo risorsa viva per superare la crisi – aggiunge Vandelli – A minacciare tutto ciò sono anche quelle forme di impresa che definiamo “cooperative spurie” che sfruttano i lavoratori, violano le più elementari regole di tutela dei diritti e della sicurezza, per poi magari scomparire nel nulla prima di essere colpito da sanzioni”. Si indigna, in conclusione, chi ha una reputazione da difendere: la ripresa passa dall’affermazione della legalità nel nostro sistema economico, sociale e culturale.