Università, Galli e Ghizzoni “Rivedere criteri valutazione qualità”

Dai parlamentari

“Lo sforzo positivo dell’università italiana di dotarsi di un efficiente sistema di valutazione della ricerca e della didattica rischia di essere compromesso da un’interpretazione iperburocratica delle guidelines europee. Gli atenei si trovano costretti ad adempiere a complesse e spesso inutili procedure che vanno nella direzione opposta di quel processo di semplificazione che il Governo vuole perseguire”: è la denuncia dei parlamentari modenesi del Pd Carlo Galli e Manuela Ghizzoni che hanno presentato un’interrogazione al ministro Giannini in cui chiedono di sospendere e rivedere le procedure legate al sistema dei requisiti relativi alla qualità della didattica.

“Occorre dotare l’università italiana di un sistema rigoroso, trasparente e semplice di valutazione della qualità della didattica. Per questo chiediamo di sospendere e rivedere immediatamente le procedure legate al sistema dei requisiti relativi alla qualità della didattica (AVA); individuare gli essenziali requisiti quantitativi e qualitativi che i corsi di studio devono possedere, evitando di appesantire le strutture universitarie con la richiesta di compilazione di moduli e documenti che non forniscono né agli studenti né alle strutture di valutazione elementi reali di conoscenza”. E’ quanto chiedono con un’interrogazione al ministro Giannini i deputati modenesi del Pd Carlo Galli e Manuela Ghizzoni, i quali spiegano che “lo sforzo positivo dell’università italiana di dotarsi di un efficiente sistema di valutazione della ricerca e della didattica, adeguato ai migliori standard internazionali, rischia di essere compromesso da un’interpretazione iperburocratica delle guidelines europee promossa dall’ANVUR che sta creando un grave disagio a tutta la comunità universitaria. Gli atenei si trovano costretti ad adempiere a lunghe, complesse e spesso inutili procedure che vanno nella direzione opposta di quel processo di semplificazione che il Governo e lo stesso Ministro Giannini vogliono perseguire. Anche il Presidente della CRUI, prof. Stefano Paleari, si è fatto portavoce di questo disagio in una lettera dell’8 maggio al Presidente dell’ANVUR, prof. Stefano Fantoni, in cui si chiede di «riflettere radicalmente sull’aggravio burocratico» a cui sono soggette le strutture universitarie, ribadendo al tempo stesso la piena disponibilità a collaborare al processo di valutazione.” Sono dunque opportuni e urgenti una riflessione e un totale cambiamento di rotta, concludono i deputati democratici.

(fonte fotografia: wikimedia.org)