Profughi, sen. Vaccari “Bene il lavoro di amministratori e Regione”

Dai parlamentari

Al ministero dell’Interno è passata l’idea, fortemente sostenuta dai nostri amministratori, che saranno le Regioni – approntando appositi “hub” di coordinamento – a decidere la destinazione finale delle quote di profughi assegnate a ciascuna area, tenendo conto delle specificità dei singoli territori. A Modena, quindi, ancora alle prese con le conseguenze delle calamità naturali succedutesi in questi ultimi due anni,si auspica non arrivino altri profughi: “Modena non si è mai sottratta ai doveri di solidarietà e accoglienza – spiega il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari – ma in questo momento il suo territorio sta ancora gestendo il post-terremoto e il post-alluvione. Bene, quindi, il lavoro che i nostri amministratori stanno portando avanti, in raccordo con la Regione Emilia-Romagna”. Ecco la dichiarazione di Stefano Vaccari:

“Il sindaco Pighi, responsabile nazionale Sicurezza per l’Anci, il presidente della Provincia Sabattini e gli altri sindaci del territorio hanno lavorato, in maniera coordinata ed efficace, per gestire al meglio le ricadute locali della nuova emergenza profughi. Ieri si è svolta una importante riunione al Ministero degli interni a cui hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni e anche lo stesso sindaco di Modena Pighi. Nel corso dell’incontro è prevalsa l’idea, sostenuta con forza dai nostri amministratori, che siano le Regioni – approntando appositi “hub” di coordinamento – a decidere la destinazione finale delle quote di profughi assegnate a ciascuna area, tenendo conto delle specificità dei singoli territori. A Modena, quindi, l’auspicio è che non arrivino altri profughi: la nostra provincia sta ancora affrontando le emergenze sisma, alluvione, ed ora anche tromba d’aria. Ci sono ancora famiglie in sistemazioni provvisorie e gli uffici dei Comuni che si occupano dei servizi sociali e assistenziali già sopportano un carico rilevante di lavoro. Modena non si è mai sottratta ai doveri di solidarietà e accoglienza, ma, in questo momento, il suo territorio è provato dalle calamità naturali che si sono susseguite in questi due ultimi anni e non può essere ulteriormente caricata, stante la quota di profughi già accolta. Bene, quindi, il lavoro che i nostri amministratori stanno portando avanti, in raccordo con la Regione Emilia-Romagna”

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