Stragi naziste, on.Pini “Germania esegua sentenze nostri tribunali”

Dai parlamentari

La parlamentare modenese del Pd Giuditta Pini è uno dei firmatari dell’interpellanza che chiede al Governo italiano di adoperarsi per assicurare l’esecuzione anche in Germania delle sentenze emesse dai tribunali militari italiani sulle stragi nazifasciste del ’43-’45 e l’attuazione concreta degli atti di riparazione. “Le questioni affrontate nell’interpellanza – spiega l’on. Pini – riguardano direttamente anche i nostri territori, in particolare la strage di Monchio, Susano e Costrignano e quella di Ospitaletto”.

Le sentenze emesse dai tribunali italiani sulle stragi nazifasciste degli anni ’43-’45 devono essere eseguite anche in Germania, per questo il Governo italiano deve farsi parte attiva non solo perché sia assicurata l’esecuzione delle sentenze, ma perché siano concretamente attuati anche gli atti di riparazione. Su questi temi, ancora di strettissima attualità dopo tanti anni, è stata depositata alla Camera dei deputati un’interpellanza che ha tra i primi sottoscrittori la deputata modenese del Pd Giuditta Pini che, in questi mesi, si è a lungo confrontata con le associazioni dei partigiani e con i famigliari delle vittime. L’interpellanza, tra l’altro, è riuscita a raccogliere il consenso della maggior parte dei gruppi politici presenti a Montecitorio. “Le questioni affrontate nel documento – spiega Giuditta Pini – riguardano direttamente anche i nostri territori, in particolare la strage di Monchio, Susano e Costrignano e quella di Ospitaletto. Per noi è fondamentale che si possano eseguire le sentenze emesse dai Tribunali militari nei confronti di cittadini tedeschi. Da un carteggio svoltosi di recente tra l’ANPI nazionale e il ministro della Giustizia risulterebbe che, in pratica, l’esecuzione delle pene non sia stata mai ottenuta, mentre poco si conosce circa l’esecuzione delle sentenze per quanto riguarda le statuizioni civili”. Com’è noto la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja ha accolto il ricorso della Germania contro le sentenze dei Tribunali militari italiani che hanno condannato la Repubblica Federale di Germania – come responsabile civile – a risarcire le vittime delle stragi e gli altri danni cagionati. La motivazione dei giudici dell’Aja è basata sul principio di diritto internazionale consuetudinario per cui uno Stato sovrano non può essere soggetto alla giurisdizione di un Tribunale straniero. La Corte dell’Aja ha lasciato però aperta la via delle intese tra Stati, per dare seguito a forme adeguate di risarcimento e di riparazione. “Per questo crediamo – conclude Giuditta Pini – sia prioritario che il Governo si adoperi per assicurare l’esecuzione, anche in Germania delle sentenze, civili e penali, emesse dai Tribunali italiani sulle stragi del 1943-1945. E che si attivi con la massima convinzione, assieme alla Repubblica Federale della Germania, affinché gli atti di riparazione siano pienamente e concretamente attuati. Inoltre chiediamo al Governo – conclude l’on. Pini – di rendere definitivamente accessibili tutti gli atti ed i documenti acquisiti dalla Commissione parlamentare sulle stragi nazifasciste eliminando ogni secretazione residua e facilitando la conoscenza e lo studio del materiale raccolto per fare definitivamente luce sul ruolo che anche l’Italia ha avuto nelle stragi del 1943-45″.

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