Province, Vaccari “Aperta una stagione di riforme istituzionali”

Dai parlamentari

Approvato ieri in Senato, con 160 voti favorevoli e 133 contrari, il disegno di legge Delrio che ridisegna il quadro di Città metropolitane, Province, Unione e fusioni di Comuni. «Un provvedimento che apre una stagione di riforme istituzionali importanti. – commenta il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari da tempo impegnato sul testo della riforma – Il lavoro svolto dalla Commissione Affari Istituzionali del Senato, su quanto approvato in prima lettura dalla Camera, ha migliorato in modo significativo il testo originale della legge. Necessario ora rendere operativa la riforma, con il voto della Camera, entrò il 7 aprile prossimo, data ultima segnalata dagli uffici tecnici per permettere lo svolgimento della prossima tornata elettorale tenendo conto della nuova normativa. Non è un testo perfetto, che dovrà essere monitorato dal Governo per misurarne l’efficacia e la corrispondenza con gli obiettivi dichiarati». La dichiarazione integrale del senatore modenese Stefano Vaccari:

Con il voto di fiducia, 160 voti favorevoli e 133 contrari, espresso mercoledì dal Senato, sul disegno di legge Delrio si è compiuto un significativo passo in avanti perché il prossimo 25 maggio, giorno in cui sono convocate sia le elezioni europee sia quelle amministrative, non si voti per il rinnovo dei presidenti e dei Consigli delle Province in scadenza. Con questa riforma, infatti, le Province diventeranno enti di secondo grado alla cui guida i sindaci e i consiglieri comunali del territorio eleggeranno un primo cittadino. «Un provvedimento che apre una stagione di riforme istituzionali importanti – commenta il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari – Il lavoro svolto dalla Commissione Affari Istituzionali del Senato su quanto approvato in prima lettura dalla Camera ha migliorato il testo in modo significativo, precisando diversi aspetti relativi alle competenze dei nuovi enti, che si occuperanno di pianificazione territoriale e di tutela dell’ambiente, dei servizi di trasporto, di programmazione della rete scolastica, di assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali e, infine, del controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e di promozione delle pari opportunità. Il testo chiarisce inoltre la definizione delle nove nuove città metropolitane e la loro costituzione, così come la nuova composizione di consigli e giunte dei Comuni. Definiti tempi e metodi in cui dovrà essere gestita la delicata fase transitoria affidata a presidenti e giunte uscenti. Su questo in particolare, il testo approvato mercoledì, prevede che in attesa della costituzione dei nuovi organi, il lavoro di presidenti e giunte attualmente in carica, continui a titolo gratuito per garantire l’ordinaria amministrazione dell’ente, fino all’insediamento degli organi eletti secondo il nuovo meccanismo. Confermata anche la norma che introduce la possibilità per i sindaci dei Comuni fino a 3mila abitanti di svolgere un terzo mandato consecutivo. Incentivata la formazione delle Unioni di Comuni, alle quali vengono attribuiti poteri e funzioni per la gestione delle scelte di area vasta per i propri territori. Norme che potremmo avere importanti ricadute anche sul territorio modenese, in particolare in Appennino. Ora il testo dovrà essere approvato in vai definitiva dalla Camera entrò il 7 aprile prossimo, data ultima segnalata dagli uffici tecnici per permettere lo svolgimento della prossima tornata elettorale tenendo conto della nuova normativa. Non è un testo perfetto che dovrà essere monitorato dal Governo per misurarne l’efficacia e la corrispondenza con gli obiettivi dichiarati»

(Fonte fotografia: savonanews.it)