Politiche europee, on. Baruffi “Serve un cambiamento radicale”

Dai parlamentari

Un’ Europa che deve sapere cambiare passo rapidamente oppure verrà travolta dallo smottamento sociale e democratico in corso: di questo si è parlato a Roma, nel corso della due giorni della Conferenza internazionale “Il Valore dell’Europa”, a cui ha partecipato anche il deputato modenese Pd Davide Baruffi: “Pace, lavoro e diritti – spiega l’on. Baruffi – non solo come ragioni fondanti dell’Europa da riaffermare, ma come carburante per un nuovo sviluppo, più giusto ed efficace, dopo il fallimento delle politiche di austerity”

Si è conclusa oggi la due giorni di Conferenza internazionale presso Montecitorio, cui hanno partecipato ben ventisei rappresentanze parlamentari provenienti dagli Stati membri dell’Unione europea, dai paesi candidati all’adesione, dal Parlamento europeo e dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. La conferenza “Il Valore dell’Europa”, promossa dalle presidenze dei Parlamenti italiano e greco, ha avuto al centro i temi cruciali della crescita, dell’occupazione e dei diritti. Per la delegazione italiana era presente anche il parlamentare modenese Pd Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro della Camera. Nella prima sessione sono stati affrontati i temi della crescita e dell’occupazione. Ha mostrato ormai la corda quella strategia economica che, a fronte della crisi dei debiti sovrani, ha privilegiato la stabilità finanziaria e la correzione dei conti pubblici: anziché salvare gli Stati ha finito per esacerbare una recessione durissima. Da qui la necessità di un cambiamento significativo. Nella seconda sessione si è invece discusso di diritti fondamentali e di come assicurare il loro rispetto all’interno dell’Unione, posto che la crisi economica ha finito per generare o approfondire squilibri e violazioni anche su questo piano, con una contraddizione evidente che segnala come le istituzioni comunitarie siano oggi particolarmente esigenti in materia di diritti verso i Paesi che intendono entrare nell’UE ma poi molto meno vigile e severa verso gli standard dei paesi aderenti. “Ho ascoltato parole nuove che si vanno consolidando – conferma l’on. Davide Baruffi – come un pensiero diverso rispetto all’ideologia neoliberista che ha tenuto banco per un lungo ciclo in Europa e non solo. Pace, lavoro e diritti non solo come ragioni fondanti dell’Europa da riaffermare, ma come carburante per un nuovo sviluppo, più giusto ed efficace, dopo il fallimento delle politiche di austerity. Se non siamo capaci di questo cambio sarà l’UE stessa a saltare, e con essa pezzi significativi delle nostre democrazie. D’altra parte – prosegue Baruffi – alla destra neoliberista se ne è affiancata rapidamente un’altra, quella populista, antidemocratica e antieuropea. Solo un cambiamento radicale può fermare lo smottamento sociale e democratico in corso e al centro delle prossime elezioni europee e del semestre di presidenza italiana questa dovrà essere la stella polare. Le misure economiche presentate dal Governo italiano hanno questo segno nuovo – conclude il parlamentare modenese – e non c’è dubbio che si apre ora una partita impegnativa in sede comunitaria per difenderne la bontà e la necessità: è il primo banco di prova per far seguire alle parole che abbiamo detto e ascoltato i fatti che i cittadini si aspettano”.

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