Governo, on. Baruffi “E’ la direzione giusta per cambiare le cose”

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Il parlamentare modenese del Pd Davide Baruffi analizza i principali provvedimenti presentati ieri dal Governo Renzi ed esprime un giudizio positivo. “Per la prima volta dall’inizio della crisi nel 2008 – spiega Baruffi – non solo la direzione è quella giusta, ma la consistenza è adeguata a cambiare le cose”. In particolare, ci sono misure come quelle a sostegno dei lavoratori e delle imprese che possono incidere realmente sull’economia italiana. “Mancano dal quadro d’insieme alcune risposte importanti – conferma Baruffi – e si tratta di capire bene quali tagli alla spesa finanzieranno i provvedimenti, ma oggi è già possibile esprimere un primo giudizio positivo”. Ecco la sua dichiarazione:

«I provvedimenti presentati ieri dal Governo vanno nella direzione giusta e per la prima volta hanno una dimensione molto importante. Muovono una massa di risorse tale da poter realmente incidere sull’economia italiana: meno tasse e più investimenti finanziati con tagli alla spesa pubblica, minori costi per interessi sul debito, recupero di evasione fiscale e maggiori margini nel rapporto deficit/Pil. La prima scelta importante è quella di sostenere i salari: 10 miliardi di tasse in meno sulle buste paga dei lavoratori a reddito medio basso, per sostenerne il potere d’acquisto e rilanciarne i consumi. 1.000 euro in più all’anno a vantaggio di quei milioni di persone e famiglie che hanno pagato un prezzo durissimo alla recessione. Sostenere queste famiglie non solo è giusto, ma significa dare una spinta forte all’economia stagnante anzitutto per la domanda interna troppo bassa. Va nella direzione giusta anche la rimodulazione fiscale per le imprese: tassare di più le rendite finanziarie per abbassare l’Irap significa sostenere chi produce e crea lavoro e l’Italia ha bisogno di questo. Le nostre imprese potranno giovarsi anche degli ambiziosi piani per l’edilizia scolastica, per la casa e per la tutela del territorio che il Governo intende varare con risorse cospicue: lavoro buono che si crea per rispondere a esigenze primarie che noi modenesi conosciamo fin troppo bene. Più consumi, meno Irap e più investimenti sono la ricetta giusta per l’Italia e per Modena, pensando ai nostri distretti produttivi e alle nostre imprese, così come il sostegno all’accesso al credito per le PMI e il pagamento entro luglio di altri 68 miliardi di euro di debiti pregressi della PA. Infine, pensando al confronto – anche e soprattutto modenese – condotto in questi mesi con i sindacati degli inquilini, le associazioni dei piccoli proprietari e i nostri amministratori è giusto segnalare come gli interventi per la casa siano sicuramente positivi: sostegno al mercato dell’affitto, emersione del nero, calmieramento dei prezzi, risorse per le fasce sociali più deboli e contro gli sfratti sono misure coerenti con l’atto di indirizzo approvato nell’ottobre scorso dalla Camera, del quale sono stato primo firmatario. Diverse misure sono contenute nel decreto approvato ieri, altre saranno approntate il mese prossimo dopo il varo del Def, c’è una delega sul mercato del lavoro: avremo quindi il tempo non solo per approfondire e confrontarci con le parti sociali, ma per migliorare i provvedimenti nei passaggi parlamentari. Mancano dal quadro d’insieme alcune risposte importanti (penso al nodo delle previdenza, ai redditi da pensione, ecc.) e si tratta di capire bene quali tagli alla spesa finanzieranno i provvedimenti, ma oggi è già possibile esprimere un primo giudizio positivo e sottolineare come, per la prima volta dall’inizio della crisi nel 2008, non solo la direzione sia quella giusta, ma la consistenza sia adeguata a cambiare le cose».

(Fonte fotografia: flickr – Palazzo Chigi)