L.elettorale, Liotti “La democrazia paritaria vantaggio per il Paese”

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Dalla Conferenza delle donne del Pd modenese arriva l’invito a sostenere la battaglia per la rappresentanza paritaria nella legge elettorale che continuerà anche al Senato: “Come Conferenza provinciale delle donne del Pd non possiamo che essere profondamente deluse per quello che è accaduto, lunedì sera, a Montecitorio – conferma la coordinatrice delle democratiche modenesi Caterina Liotti – Ma la battaglia non è finita, continuerà al Senato affinché si realizzi il principio dell’art. 51 della Costituzione secondo cui la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accesso in condizioni paritarie delle donne e degli uomini alle cariche elettive”.

Un invito a sostenere la battaglia delle parlamentari per l’introduzione della rappresentanza paritaria nella nuova legge elettorale arriva, all’indomani della bocciatura degli emendamenti alla Camera, dalla coordinatrice delle Democratiche modenesi Caterina Liotti: “Come Conferenza provinciale delle donne del Pd non possiamo che essere profondamente deluse per quello che è accaduto, lunedì sera, a Montecitorio – conferma Caterina Liotti – Ancora una volta una sacrosanta battaglia che aveva visto unite le donne di molti schieramenti politici è stata vanificata nella copertura offerta dal voto segreto. Dispiace sapere che fra quei voti mancati c’erano anche un consistente numero deputati del nostro partito. Ma la battaglia non è finita, continuerà al Senato e noi, come democratici e democratiche modenesi, non possiamo far mancare il nostro appoggio. E’ per questo – conclude Caterina Liotti – che invito, anche a livello provinciale, gli uomini e le donne del Pd a farsi promotori di confronti e approfondimenti sulla questione affinché possa realizzarsi quel profondo cambiamento culturale che riconosce alle donne il diritto di partire dallo stesso punto degli uomini in ogni competizione elettorale. In gioco è l’applicazione dell’articolo 51 della nostra Costituzione secondo cui: “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”. Le norme per il riequilibrio di genere nella rappresentanza non vanno a detrimento della competenza e del merito (o casomai il problema sta a monte, in una legge elettorale con liste bloccate), ma vanno a sottrarre posizioni di potere agli uomini. Il Paese, invece, può trarre solo vantaggio da una democrazia più compiuta. La democrazia paritaria deve essere un obiettivo di tutto il partito, non di una sola parte: questa è una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme!”.