Affitto in contanti, on. Baruffi “Fedeltà fiscale ed equità sociale”

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Ha una paternità modenese l’emendamento alla Legge di stabilità che cancella l’uso del contante per il pagamento dell’affitto: è stato, infatti, messo a punto al tavolo sulla casa e portato in Parlamento dal deputato modenese Pd Davide Baruffi, insieme al capogruppo in Commissione Finanze Causi e alla responsabile Ambiente della nuova segreteria nazionale Pd Braga. “Si tratta di una misura – spiega Davide Baruffi – in grado di coniugare fedeltà fiscale ed equità sociale. Il tavolo modenese di confronto sulla casa si sta rivelando un punto di riferimento a livello nazionale”.

C’è anche il lavoro delle associazioni e delle istituzioni modenesi dietro l’emendamento, accolto dalla Commissione Bilancio della Camera, che stabilisce l’esclusione del pagamento in contanti dell’affitto. L’emendamento, infatti, porta la firma del parlamentare modenese del Pd Davide Baruffi (insieme a quelle del capogruppo in Commissione Finanze Causi e della responsabile nazionale Ambiente del Pd Braga) ed è stato messo a punto con il contributo dei sindacati inquilini e dell’associazione piccoli proprietari immobiliari modenesi, da tempo, riuniti in un tavolo di confronto con le istituzioni locali per cercare di governare il complesso tema della casa. L’emendamento in questione, da una parte, cancella l’uso del contante per il pagamento dell’affitto (ad eccezione dell’edilizia pubblica dove i pagamenti sono tracciabili per definizione) e, dall’altra, consegna ai Comuni poteri di controllo e di monitoraggio del mercato dell’affitto dopo l’istituzione del registro anagrafico condominiale. “Entrambe le misure – spiega il deputato Pd Davide Baruffi – hanno come obiettivo quello di coniugare la fedeltà fiscale con l’equità sociale. E’ chiaro, infatti, che la tracciabilità dei pagamenti favorisce l’emersione del nero, ma è anche vero che, ad esempio, il conduttore che può dimostrare quanto paga in effetti di canone di locazione può accedere con più facilità alle agevolazioni previste come i contributi per l’affitto o rendere il proprio Isee maggiormente aderente alla realtà, dopo le positive novità introdotte proprio dal viceministro modenese Guerra. Stesso discorso vale per il piccolo proprietario dell’immobile”. L’emendamento fa parte di un più ampio “Pacchetto casa” di emendamenti che i deputati Baruffi, Causi e Braga avevano già presentato anche in ottobre nell’ambito della discussione sul decreto Imu. “In quell’occasione siamo riusciti a far passare altre misure a sostegno della casa – ricorda Baruffi – come l’introduzione del fondo per la morosità incolpevole, il rifinanziamento del fondo per l’affitto e la riduzione della cedolare secca al 15% per i canoni concordati. Ora, a quei risultati, si aggiunge l’accoglimento da parte della Commissione Bilancio dell’emendamento sulla impossibilità di pagare l’affitto in contanti. E continueremo, comunque, a batterci per la deducibilità dell’affitto pagato dagli inquilini. Sono tutti obiettivi di cui a Modena si è discusso a lungo tra i soggetti che rappresentano il mondo della locazione. Il tavolo modenese si sta rivelando un punto di riferimento a livello nazionale”.

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