“Per i giovani stranieri residenti in Italia non vi possono essere leggi differenti rispetto a quelle applicate per i ragazzi italiani”: con questa motivazione il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca plaude alla sentenza del tribunale di Milano che ha sancito che anche i giovani immigrati possano accedere al Servizio civile e ha ordinato, di conseguenza, al ministero competente di riaprire il bando del Servizio civile nazionale pubblicato in ottobre.
“Finalmente anche gli stranieri potranno accedere al Servizio civile. La sentenza del Tribunale di Milano rende giustizia a tanti ragazzi che, stabilmente residenti in Italia, devono poter avere gli stessi diritti dei loro coetanei italiani”. Lo afferma il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera. La sentenza a cui fa riferimento è quella con cui il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso presentato da quattro giovani stranieri (tre dello Sri Lanka e uno dell’Ucraina) e ordinato al ministero competente di riaprire il bando del Servizio civile nazionale (pubblicato lo scorso ottobre) per permettere anche ai giovani stranieri di concorrervi. È la terza volta, tra l’altro, che il Governo italiano viene bocciato dai giudici perché insiste nell’escludere i giovani di origine straniera dal Servizio civile, riservandolo ai soli cittadini italiani. “Se non ci fossero stati il volontariato e il Servizio civile il nostro Paese avrebbe retto peggio alla crisi – conclude l’on. Patriarca – Ribadisco che per i giovani stranieri non vi possono essere leggi differenti rispetto a quelle applicate per i ragazzi italiani. Una sentenza che ci dice anche come le norme per la cittadinanza sono del tutto inadeguate all’Italia di oggi”.
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