“L’acqua, una risorsa insostituibile da tutelare con azioni concrete e progettualità di area vasta”: è questo il titolo dell’ordine del giorno, presentato dal Pd (prima firmataria Serena Bergamini), che il Consiglio provinciale ha approvato con il voto favorevole di Pd e Idv. Si tratta di un documento complessivo che fa un bilancio delle azioni passate e traccia gli obiettivi strategici per il futuro della politica delle acque, tra cui rientrano la riduzione dei consumi e delle perdite delle reti, la totale depurazione delle acque utilizzate e il contenimento dei nitrati. Confermata, in particolare, la centralità delle politiche di tutela dei campi acquiferi e delle falde nei processi di pianificazione.
Prosegue il percorso di presentazione e approvazione nei Consiglio comunali, in quelli di Unione e in quello provinciale, dell’ordine del giorno messo a punto dal Pd in tema di difesa delle acque, “fonte di vita e bene comune che appartiene a tutti”. Nell’ultima seduta il Consiglio provinciale ha approvato, con il voto favorevole di Pd e Idv, l’ordine del giorno dal titolo “Acqua, risorsa insostituibile da tutelare con azioni concrete e progettualità di area vasta”, prima firmataria la consigliera provinciale Pd Serena Bergamini. Nel documento si fa un bilancio di quanto fatto negli anni: a oggi la provincia di Modena può, infatti, contare su “acqua potabile sicura e disponibile in quantità e qualità adeguate”. Solo negli ultimi dieci anni, sono stati investiti oltre 200 milioni di euro per assicurare l’approvvigionamento idrico, il controllo, la depurazione e l’integrazione delle reti. Si confermano, inoltre, gli obiettivi strategici di politica delle acque “con particolare riferimento alla riduzione dei consumi e delle perdite delle reti, alla totale depurazione delle acque utilizzate, al contenimento dei nitrati, confermando in particolare la centralità delle politiche di tutela dei campi acquiferi e delle falde nei processi di pianificazione”. Per conseguire questi risultati occorre mettere in campo azioni concrete come la completa integrazione funzionale delle reti acquedottistiche provinciali, l’avvio della revisione del Piano di tutela e utilizzo delle acque e l’attivazione del cosiddetto “Tavolo nitrati”, il completamento delle reti di collettamento delle acque reflue, il potenziamento delle azioni di sensibilizzazione per la riduzione dei consumi idrici, nello specifico quelli delle famiglie e delle imprese manifatturiere e agricole. Fondamentali, su questi temi, l’informazione e il confronto. Non a caso, tra le azioni individuate, ci sono anche “l’attuazione di forme di partecipazione informata delle associazioni di categoria, ambientaliste dei consumatori e dei cittadini nell’ambito del Consiglio locale di Modena di Atersir” e la promozione “all’interno dei processi di pianificazione, sinergie e confronti fra tutti gli enti competenti al fine di garantire anche nella progettualità dei singoli territori azioni fattive di politiche di tutela dei campi acquiferi e di riduzione e differenziazione dei consumi”. Si sollecitano, infine, Governo e Parlamento a garantire “certezza normativa circa la futura gestione del servizio idrico integrato al fine di consentire i necessari investimenti e la piena integrazione tra uso responsabile della risorsa e tutela ambientale dell’acqua”.
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