“La tutela della risorsa idrica è sempre stata al centro delle politiche di pianificazione urbanistica della città di Modena, anche considerando che, si badi bene, Modena è storicamente costruita sulle proprie falde”: con queste parole il segretario cittadino del Pd Andrea Sirotti e il consigliere regionale modenese del Pd Luciano Vecchi rispondono all’assessore regionale Sabrina Freda che vedrebbe come inopportuni eventuali progetti edificatori nella zona di Cognento. “Non c’è nessuna iniziativa in corso – concludono Sirotti e Vecchi – che possa costituire una minaccia, diretta o indiretta, alla qualità e quantità di acqua disponibile in città per il presente e per il futuro”. Ecco la loro dichiarazione comune:
«Come Partito democratico abbiamo presentato, nei giorni scorsi, un ordine del giorno in consiglio Comunale a Modena sul tema dell’acqua, il cui testo, differenziato nelle premesse a seconda delle specificità dei singoli territori, sarà presentato in tutti i Comuni nei prossimi giorni. Ribadiamo il valore fondamentale dell’impegno del Pd nelle politiche di tutela e salvaguardia dell’acqua, fonte insostituibile di vita, che rappresenta un bene comune appartenente a tutti. Nel territorio della provincia di Modena l’acqua potabile è sicura per la salute e disponibile in quantità e qualità adeguate.
A riprova di un impegno che non è mai venuto meno, negli ultimi dieci anni, in provincia di Modena sono stati investiti oltre 200 milioni di euro per assicurare l’approvvigionamento idrico, il controllo, la depurazione e l’integrazione delle reti. Con l’innovazione tecnologica e gestionale, sono state ridotte, inoltre, le perdite di rete e i consumi di acqua procapite, promuovendone l’uso responsabile. Anche la riduzione anche dei consumi industriali è stata sensibile. All’assessore regionale Freda, che si preoccupa della tutela dei campi acquiferi, ricordiamo che Modena è storicamente tutta costruita sulle proprie falde: ciononostante le strutture del sottosuolo e della città hanno consentito piena funzionalità dei campi acquiferi, pubblici e privati.
Ribadiamo, inoltre, che le amministrazioni che si sono susseguite hanno sempre mantenuto la centralità della tutela della risorsa idrica nelle politiche di pianificazione urbanistica. Centralità che riconfermiamo ancora oggi: non c’è nessuna iniziativa in corso che possa costituire una minaccia, diretta o indiretta alla qualità e alla quantità di acqua disponibile per la città. Ci si atterrà infatti fedelmente, al termine del procedimento di VIA in corso presso la Regione Emilia Romagna, al pieno e fedele rispetto di tutte le misure utili a garantire la salvaguardia della falda, l’esercizio dell’attività acquedottistica, la tutela della capacità idrica presente e futura dei pozzi presenti nelle aree di via Aristotele e via Cannizzaro”.
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