Presidente Ucman, Negro e Silvestri “Auguri a Calciolari”

Dai Circoli

Il capogruppo delle Liste Civiche Pd in Unione Paolo Negro e il coordinatore Pd della Bassa modenese Simone Silvestri fanno gli auguri al sindaco di Medolla Alberto Calciolari eletto presidente di Ucman. Ecco la nota:

“Innanzitutto credo che sia doveroso ringraziare Lisa Luppi, che ha retto, con spirito di servizio, competenza e grande senso di responsabilità, la presidenza dell’Unione in una fase estremamente critica e rischiosa” afferma il capogruppo delle Liste Civiche pd in Unione Paolo Negro. Il nostro auspicio è che la convergenza sul sindaco Calciolari da parte di tutto il centrosinistra, della Lega Nord e di altri esponenti di lista civiche del centrodestra, sia la premessa per uscire dalla crisi dell’Unione e per assicurare a tutto il territorio la rappresentanza politica che merita e ai cittadini i servizi di qualità che si attendono. Mirandola-exit rimane per noi un grave errore, in primis per la stessa Mirandola, ma mi pare che l’accordo istituzionale che abbiamo raggiunto sulla nuova presidenza dovrebbe consentire di governare i difficili passaggi che abbiamo di fronte seguendo la via del confronto e non dello scontro, come noi abbiamo cercato di fare fin dall’inizio di questa intricata vicenda”.

“Auguri ad Alberto Calciolari e grazie a Lisa Luppi, presidente uscente” sono le parole del coordinatore Pd della Bassa modenese Simone Silvestri. “Veniamo da un periodo veramente duro, sotto tutti i profili, perciò contiamo che l’elezione del nuovo presidente, a larga maggioranza e con FdI all’angolo, sia l’inizio di un nuovo cammino. Il neo-presidente dovrà affrontare tre ordini di problemi: il primo è far funzionare l’Unione attuale, rassicurando e rimotivando il personale; il secondo è continuare il confronto costruttivo con Mirandola per ridurre i danni della Mirandola-exit sui cittadini; il terzo sarà rilanciare il senso e il valore dell’Unione fra i Comuni dell’area: noi continuiamo a sperare che la Lega mirandolese riconsideri la sua scelta, ma in alternativa siamo convinti che si possa e si debba proseguire l’esperienza dell’Unione con otto comuni, sia per offrire migliori servizi ai cittadini che per far valere gli interessi della Bassa nella competizione territoriale e nel confronto con la Regione e lo Stato”.