Unifer Navale, Pd Finale “Evitare la chiusura, azienda strategica”

Dai Circoli

Il Partito democratico di Finale Emilia e di Massa Finalese chiede al presidente della Regione Stefano Bonaccini e all’assessore regionale Vincenzo Colla di convocare urgentemente un tavolo di crisi per affrontare concretamente la situazione che si sta consumando a Finale Emilia intorno all’Unifer Navale, che pare vicina ad un esito traumatico.

“Non si può assistere a questa vicenda senza tentare ogni strada per evitare la chiusura di quella fabbrica. Sappiamo che la situazione è drammatica e chiediamo al presidente Bonaccini di investire tutto il suo peso politico per evitare la chiusura di una fabbrica nuova, costruita in gran parte con i soldi della ricostruzione post-sisma. L’azienda ha maestranze, management e tecnologie all’altezza dei tempi, produce manufatti per la cantieristica di alta qualità, ha margine per migliorare e rafforzarsi. Il socio e principale committente Fincantieri non può sfilarsi da questo ambizioso progetto dopo pochi anni dal suo avvio, rendendo vano uno sforzo imprenditoriale importante per tutti, pensiamo ai lavoratori ed agli altri soci ma anche al territorio ed alle istituzioni che hanno accompagnato e supportato il processo di insediamento negli anni. L’azienda è strategica per l’intero territorio, può rappresentare un punto di partenza importante, per la tecnologia, i processi produttivi contenuti, per il mercato a cui si rivolge, per costruire intorno ad essa una prospettiva di sviluppo concreta per Finale Emilia. Chiediamo che la Giunta regionale entri in questa vicenda con forza, coinvolgendo tutte le parti in causa, ed affronti la questione con tutti gli strumenti amministrativi e politici, su ogni piano, anche nazionale, per rilanciare il sito con Fincantieri e con tutta la comunità di Finale Emilia. Ringraziamo la consigliera regionale Palma Costi per la continua vicinanza e costante azione a tutela dell’impresa, dell’occupazione e del territorio. Ma allo stesso tempo invitiamo l’Amministrazione comunale di Finale Emilia a non sottrarsi al proprio ruolo istituzionale, vista la completa assenza di dialogo con le imprese locali. Siamo l’Emilia-Romagna: da noi le aziende si aprono, non si chiudono!”