Cavazzona, Cantoni “La scuola venga incontro alle famiglie”

Dai Circoli, slider

“Nonostante non sia previsto dai protocolli nazionali, chiediamo alla dirigenza scolastica di venire incontro alle esigenze di quelle famiglie che hanno bimbi sia alla scuola d’infanzia – ora chiusa per quarantena – sia alla scuola elementare”: la consigliera comunale e segretaria del Circolo Pd Cavazzona Silvia Cantoni ha portato all’attenzione della Giunta di Castelfranco Emilia la situazione che si è venuta a creare nelle scuole della frazione. Ecco la sua nota:

“In data 15 gennaio, in seguito a casi Covid accertati all’interno della scuola dell’infanzia Pizzigoni di Cavazzona, le due sezioni sono state chiuse fino al 26 gennaio e tutti i bambini frequentanti sono stati messi in isolamento fiduciario in attesa di tampone. Ben 11 di questi bambini hanno un fratello o una sorella che frequentano la scuola primaria Don Bosco di Cavazzona ma, secondo i protocolli nazionali, non hanno alcun obbligo di isolamento e possono continuare la didattica in presenza. Visti i numeri alti e la realtà frazionale molto piccola diversi genitori hanno però deciso, in totale autonomia, di isolare anche i fratelli maggiori per evitare ogni possibile contagio alle elementari e si sono attivati presso la dirigente scolastica per poter richiedere, in questo periodo di transizione, una momentanea didattica a distanza per garantire l’accesso alla didattica e al tempo stesso evitare assenze ingiustificate ai figli. La risposta purtroppo è stata negativa e quindi questa mattina abbiamo protocollato un’interrogazione al sindaco e agli assessori competenti per poter andare a fondo su questa vicenda e per richiedere alla dirigente scolastica, naturalmente nel rispetto dei protocolli, maggiore flessibilità in casi di questo tipo e l’attivazione della didattica a distanza in casi numericamente importanti come questi. E’ giusto applicare le indicazioni dei protocolli nazionali e la scuola statale ha naturalmente piena autonomia nelle sue decisioni, ma, in realtà e in situazioni limite come quella che si sta vivendo a Cavazzona in questi giorni, nel pieno di una pandemia sanitaria, è giusto provare a garantire ogni sicurezza possibile per la salute di bimbi, del personale scolastico e delle famiglie coinvolte”.