San Felice, Gd Bassa “La destra boccia i 90mila alberi per la Bassa”

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Il centrodestra di San Felice boccia la proposta della minoranza di sfruttare l’opportunità offerta dal progetto della Regione “Mettiamo le radici al futuro” per piantare 90mila alberi nella Bassa Modenese, a costo zero per le comunità locali, come opera di contrasto ai cambiamenti climatici: lo denunciano i Giovani democratici della Bassa modenese. Ecco la loro nota:

“Nell’ultimo Consiglio comunale di San Felice sul Panaro la mozione “90 000 alberi per la Bassa modenese”, che verrà discussa in tutti e 9 i Consigli comunali della Bassa modenese, è stata bocciata dalla maggioranza sostenendo che questa fosse superata dalle azioni dell’attuale Giunta. Con questa proposta, frutto di un lavoro congiunto tra Giovani democratici della Bassa modenese e Gruppo in Unione “Liste Civiche- Pd”, puntiamo a impegnare le singole Amministrazioni a fare due cose molto semplici, ma allo stesso tempo decisamente importanti per il contrasto al cambiamento climatico. La prima è quella di mettere a disposizione alcune aree comunali per permettere a tutti e a tutte le sanfeliciane, alle imprese, alle associazioni culturali e alla stessa Amministrazione di sfruttare l’iniziativa regionale “Mettiamo le radici al futuro” puntando a piantare gratuitamente entro il 2024 almeno un albero per abitante (almeno 11.000). La seconda parte impegna l’Amministrazione a destinare nel documento di programmazione urbanistico una forbice tra il 3 ed il 5% del territorio comunale a opere compensative per abbattere l’inquinamento ambientale. L’intervento dell’assessore alle Opere pubbliche Bocchi certifica le difficoltà da parte della maggioranza nel giustificare la bocciatura a questo progetto proposto dalla minoranza in Consiglio. Dopo aver, per l’ennesima volta, attaccato chi c’era prima (per la cronaca la precedente Amministrazione ha lasciato alla comunità cinque campi fotovoltaici che generano un’entrata netta ogni anno da circa 500mila) ha sostenuto che lo decideranno i tecnici. Al che verrebbe spontaneo domandarsi a cosa serva la politica, se secondo l’assessore sono i tecnici a decidere: dopo un anno e mezzo di servizio alla comunità, dovrebbe aver compreso che i tecnici aiutano nelle scelte, ma è la politica che decide. Noi vi abbiamo proposto una nostra visione di come sfruttare l’iniziativa regionale, speriamo solo che la vostra non si basi sui roboanti annunci fini a loro stessi in maniera analoga a quelli che avete fatto questa primavera sul Parco Estense, finito tragicamente nel dimenticatoio”.