Fasano e Guadagnini “Non lasciamo solo Patrick Zaki”

slider, Modena

I consiglieri comunali Pd Tommaso Fasano e Irene Guadagnini sono i primi firmatari di una mozione presentata in Consiglio comunale a Modena che chiede che anche il Comune di Modena si unisca alla mobilitazione nazionale e internazionale per la liberazione del giovane ricercatore dell’Università di Bologna Patrick Zaki ingiustamente detenuto nelle carceri egiziane.

“Anche il Comune di Modena si schieri a sostegno della campagna per la liberazione di Patrick Zacki”: è quanto chiedono i consiglieri comunali Pd Tommaso Fasano e Irene Guadagnini, primi firmatari di un ordine del giorno presentato in Consiglio comunale a Modena, che ha raccolto le adesioni anche delle altre forze di maggioranza. Com’è tristemente noto, il giovane ricercatore egiziano Patrick Zaki, attivista per i diritti umani, è in carcere in Egitto, la sua patria natale, dal febbraio scorso, senza nessuna prova di reato commesso se non una generica accusa di istigazione alla protesta e propaganda con fini terroristici. “A ogni scadenza del periodo di detenzione – spiegano Fasano e Guadagnini – questa viene prolungata senza riscontri oggettivi, a dimostrazione, come purtroppo fu già per Giulio Regeni, che il regime egiziano teme chi lavora per affermare il rispetto dei diritti umani”. Con questo ordine del giorno si chiede all’Amministrazione cittadina di unirsi alla mobilitazione che ha già coinvolto molti altri Consigli comunali che hanno votato ordini del giorno simili e in alcuni casi hanno concesso a Zaki la cittadinanza onoraria. “Vogliamo dimostrare – continuano Fasano e Guadagnini – solidarietà, sostegno e vicinanza a Patrick e alla sua famiglia, compresa quella “allargata” culturale e degli studi. Attraverso iniziative pubbliche, come ad esempio il ritratto di Patrick realizzato da Francesca Grosso, e altre numerose che in tante città sono state immaginate e realizzate e si stanno diffondendo, vogliamo non fare mancare l’attenzione necessaria, soprattutto dell’opinione pubblica, per evitare che scenda il silenzio, e che Patrick sia lasciato solo”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, questa estate, aveva già firmato l’appello alla liberazione di Zaki lanciato dall’associazione InOltre-Alternativa progressista in collaborazione con Amnesty International. Si chiede che anche gli altri componenti della Giunta modenese lo firmino. Si chiede, inoltre di affiggere, in un luogo visibile al pubblico, una copia del ritratto di Patrick Zaki; di dare il patrocino a iniziative pubbliche a sostegno della causa per la liberazione di Patrick Zaki e a sostegno dei diritti umani e della libertà di espressione in Egitto e in tutti gli Stati in cui questi vengono messi in discussione; di attivarsi presso i rappresentanti modenesi alla Camera, al Senato e al Parlamento Europeo affinché il Governo Italiano e l’Unione Europea promuovano tutte le iniziative possibili per la liberazione di Patrick Zaki.