Mirandolexit, Mantovani “E ora come si fanno bilancio e Dup?”

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Nel Consiglio comunale di lunedì prossimo, il Gruppo consiliare del Pd di Mirandola presenterà una interpellanza in cui si denuncia la situazione di stallo per gli obblighi amministrativi del Comune dopo la sentenza del Tar che congela fino a febbraio l’uscita dall’Unione. In particolare, come potranno essere redatti il Bilancio e il Dup? Il commento della consigliera comunale Pd e consigliera dell’Unione Alessandra Mantovani:

“La notizia della sospensiva decisa dal Tribunale Amministrativo Regionale rispetto al recesso del Comune di Mirandola dall’Unione dei Comuni, ‘congelandola’ fino al febbraio 2021, apre uno scenario di grande incertezza per il futuro di Mirandola. E poco importa che il sindaco Greco abbia dichiarato che in caso di parere negativo il Comune si appellerà al Consiglio di Stato; e che l’onorevole Golinelli si sia spinto a sostenere che il recesso dall’Unione non significa ritiro dei servizi, al punto che non si capirebbe davvero più di che cosa abbia parlato fino ad ora questa Amministrazione. Il problema si pone ora. Non è affatto chiaro infatti cosa succederà rispetto agli adempimenti ordinari che aspettano l’Amministrazione in questi ultimi mesi dell’anno, in primo luogo il bilancio. Come potrà essere redatto un bilancio in cui non è chiaro se servizi cruciali – Pubblica Istruzione, Sociali, Personale, Ragioneria, Tributi – resteranno in capo all’Unione o rientreranno ipoteticamente in capo a Mirandola, cosa che però è ormai sicuro che non potrà avvenire dal 1° gennaio 2021? Con quale progettualità e capacità di previsione e investimento, che dovrebbero invece essere straordinari in questi tempi di pandemia e crisi generalizzata, potrà essere redatto il bilancio? Se il primo stralcio della relazione del consulente sul processo di recesso di Mirandola ha dato solo risposte generiche e vaghe su argomenti cruciali, non chiarendo mai da dove arriveranno le entrate a copertura delle maggiori spese che il Comune dovrà affrontare, quali indicazioni potranno venire dal secondo step di quella relazione che dovrebbe consistere nel piano completo di riorganizzazione dei Settori e dei Servizi? Su questi temi il Gruppo consiliare Pd presenterà un’interpellanza nel Consiglio comunale del 9 novembre giacché a questo punto si dovrà spiegare come questa riorganizzazione possa convivere con un bilancio bloccato a fotografare una situazione di transizione. Senza contare poi che entro il 15 novembre 2020 le previsioni in materia di bilancio, personale e investimenti dovranno trovare riscontro nell’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione in modo da renderle congruenti con la decisione del recesso e le misure che questo comporta. Diversamente, secondo il Testo Unico degli Enti Locali, la stessa delibera del recesso dovrà essere ritenuta per legge “inammissibile e improcedibile” (ex. art. 170 comma ultimo TUEL). Ma come aggiornare il DUP se il recesso è bloccato? Su quali basi? Questi che sembrano tecnicismi esprimono le proporzioni preoccupanti di un enorme pasticcio. Disegnano le condizioni contraddittorie entro le quali si giocheranno per i cittadini di Mirandola la possibilità di fruire dei servizi e la capacità da parte di chi amministra di rispondere ai bisogni non ordinari di tempi straordinari”.