Mirandola, Ganzerli “Magnoni e i misteri delle poste di bilancio”

Dai Circoli

“La Magnoni, evidentemente non conosce ancora la differenza fra cassa e competenza, cioè fra ciò che il Comune ha diritto di incassare e ciò che lo Stato trasferisce effettivamente in cassa”: il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Mirandola Roberto Ganzerli risponde alla consigliera 5 stelle Nicoletta Magnoni che denuncia come manchino a rapporto 5 milioni di trasferimenti dallo Stato. Ecco la nota di Roberto Ganzerli:

“Ancora una volta per la consigliera 5 Stelle Nicoletta Magnoni le poste del bilancio comunale si confermano cosa ostica. Non trova, dunque mancano, a suo dire, ben 5 milioni di entrate da trasferimenti SOSE dallo Stato; il tutto per negligenze procedurali, ultimo “bell’esempio di amministrazione del Pd” e Lega Nord. La Magnoni, evidentemente non conosce ancora la differenza fra cassa e competenza, cioè fra ciò che il Comune ha diritto di incassare e ciò che lo Stato trasferisce effettivamente in cassa, i cui tempi sono purtroppo legati a prassi e lungaggini burocratiche, come la compilazione del modulo SOSE. Se la Magnoni avesse letto la documentazione del consuntivo avrebbe visto che a pag. 9 dell’elenco dei residui attivi sono riportati gli estremi del provvedimento con cui sono stai accertati i 5.123.952,36 euro di fondo di solidarietà comunale, che spettano al Comune di Mirandola, anche se non ancora incassati. In altre parole, il Comune di Mirandola ha un credito nei confronti dello Stato, che nessuno ha cancellato o perso. La consigliera pentastellata si disilluda: l’amministrazione del Pd non ha fatto perdere ai mirandolesi nemmeno un centesimo. Anche perché, proprio perché abbiamo amministrato sempre con prudenza, la cassa del Comune è florida e ha potuto fare fronte alle spese di competenza senza difficoltà, come è accaduto nel 2019. Quindi, quando saranno versati i 5 milioni di euro, avremo una cassa ancora migliore, ma non soldi da spendere in più rispetto a quanto già prevede il bilancio di competenza. A scanso di equivoci, e per evitare a Magnoni un’altra topica, al Comune non spettano interessi, ma non avendo dovuto chiedere anticipi di sorta non deve nemmeno pagare interessi. La consigliera Magnoni tenga dunque per se il termine “inciucio”. Ce lo ricordiamo tutti il sostegno dichiarato dei 5 stelle alla Lega in occasione del ballottaggio. Cari cinquestelle, se, a poco più di un anno dalle elezioni, la Lega vi ha deluso o tradito, evitate di tirare in ballo noi, con accuse “sgangherate”. Se avete idee per fare opposizione e costruire un’alternativa, noi ci siamo. Se invece, con un colpo di qua e uno di là, cercate solo di farvi notare, state in realtà continuando a fare le stampelle dei leghisti”.