Viale Gramsci, Pd “Videosorveglianza e presidio mobile di Polizia”

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Dopo una settimana di apertura serale straordinaria della sede di viale Gramsci, il Direttivo dei Circoli modenesi Pd Crocetta-Sacca-Albareto ha deciso di scrivere al sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli per elencare una serie di azioni, suggerite dai tanti cittadini che si sono fermati al Circolo in queste serate, di cui si chiede al primo cittadino di farsi carico per dare risposte alle domande di più sicurezza e rispetto della legalità provenienti da chi vive e lavora nella zona di viale Gramsci. Ecco la nota del Direttivo dei Circoli Pd:

“Sono stati davvero tanti i cittadini, i residenti, gli esercenti, i gruppi organizzati della zona, ma anche gli esponenti di forze politiche (Sinistra per Modena e 5stelle in primis) e sindacati di Polizia che, in queste serate, si sono fermati al Circolo per parlare della vivibilità e sicurezza della zona di viale Gramsci. Avevamo organizzato le aperture serali straordinarie per dare un segno visibile e tangibile di vicinanza alla zona della città che ci ospita. Dobbiamo dire che, in generale, i cittadini riconoscono gli importanti sforzi di rigenerazione urbana promossi dall’Amministrazione comunale, ma è pure emerso un forte disagio, che si intensifica nelle ore serali e notturne, quando prendono piede attività di spaccio e prostituzione e alcuni esercizi commerciali diventano punto di aggregazione di soggetti molesti e potenzialmente pericolosi. Dopo la fase dell’ascolto e ora il momento di cercare di dare risposte alle esigenze di più sicurezza e rispetto della legalità. Chiediamo quindi al sindaco Muzzarelli di sostenere la richiesta di sperimentare un presidio mobile della Polizia di Stato, collocato in zona, per un certo periodo; di rafforzare i controlli sugli esercizi commerciali che non rispettano le norme e le ordinanze; di prevedere l’installazione di nuove telecamere in alcuni punti specifici dove si radica lo spaccio; di verificare la possibilità di indire un bando per sostenere i condomini e i privati che vogliono aumentare la difesa passiva degli edifici; di continuare nell’opera di rigenerazione urbana intrapresa e di rafforzare la collaborazione con le tante associazioni presenti sul territorio. Abbiamo, inoltre, continuato a raccogliere firme in calce alla petizione per il riconoscimento della Fascia A alla Questura di Modena: chiediamo al sindaco di sostenerla nelle sedi istituzionali appropriate e di richiedere la piena applicazione del patto per Modena città sicura, compreso il ripristino del posto integrato di Polizia, che seppure al servizio del centro storico, ha influenza anche sulle zone della città ad esso adiacenti”.