Vignola, Pesci “Il biennio di Pelloni: né idee né promesse mantenute”

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Il consigliere comunale del Pd Niccolò Pesci prova a tracciare un bilancio dell’operato della Giunta Pelloni, ora che il primo cittadino si trasferirà in Assemblea Legislativa Regionale. “Tra negozi chiusi e pochi risultati nel contrasto ai reati predatori – dice Pesci – Vignola rischia di diventare una città senza prospettive. Questo a discapito di quanto promesso da Pelloni e dalla Lega in campagna elettorale”. Ecco la dichiarazione di Niccolò Pesci:

“La Giunta Pelloni e l’ossessione di sfalciare l’erba. Ad ogni pié sospinto, il sindaco ora in partenza e il suo vice hanno ribadito l’impegno economico di questa maggioranza nella manutenzione del verde. Lo sfalcio dell’erba è importante (e qui segnalo che i fondi messi su questo comparto dall’ultima Giunta di centrosinistra erano comunque molti di più), ma Vignola ha bisogno di idee nuove e nuove prospettive per dare un futuro ai propri cittadini, soprattutto quelli più giovani. E l’elenco delle promesse non mantenute da questa Amministrazione è davvero lungo. Cominciamo da quello che era stato il cavallo di battaglia di Pelloni in campagna elettorale: la sicurezza. Aveva seminato paure immotivate e infondate (vi ricordate il fantomatico campo profughi del Bettolino?) e aveva promesso iniziative mirabolanti. E invece, dopo pochi mesi, era rientrato quatto quatto nel Corpo unico di Polizia municipale e si era fatto andare bene un dirigente che aveva prima molto criticato. Il controllo di vicinato era già partito a Brodano prima che lui diventasse sindaco e il Polo della sicurezza (ora molto depotenziato) era un progetto, per di più dell’Unione e non del Comune, ereditato alle amministrazioni passate. I vignolesi continuano, purtroppo, a subire furti in appartamento e nelle imprese e certo non si sentono più sicuri. Anzi, quando la Lega era al Governo con Salvini ministro dell’Interno niente è stato fatto per rinforzare gli organici della caserma di Vignola che, da tempo, attende tra l’altro di traslocare in locali più adeguati. Sulla stazione dei treni questa Amministrazione ha perso il convoglio dei fondi regionali per la rigenerazione urbana e ora si fa scudo di un progetto, mai discusso con i cittadini, che vanta un rendering sui social, ma nessuna risorsa immediata in bilancio. Sul decoro, altro cavallo di battaglia, abbiamo dovuto ringraziare un gruppo di giovani che su iniziativa di un singolo ha deciso di pulire autonomamente le strade. Evidentemente non era stato fatto prima. Infine, le tante saracinesche abbassate. Non c’è stato un solo provvedimento in questi anni a sostegno del piccolo commercio, mentre sono cresciuti i negozi che vivono una sola stagione o chiudono dopo pochi mesi, lasciando anche intere zone sguarnite. Il problema non è chiudere una buca o tagliare l’erba in un parco – cosa che pure un’Amministrazione seria dovrebbe programmare di default – il problema è la mancanza di una visione lungimirante di crescita e sviluppo per la nostra comunità”.