Italpizza, Poggi “Bene l’accordo, ora importante che venga rispettato”

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“Bene l’accordo raggiunto tra i vertici aziendali e i rappresentanti dei lavoratori, ora sarà importante che venga rispettato”: il responsabile Economia e Lavoro nella Segreteria provinciale Pd Alessandro Poggi commenta l’intesa siglata a Italpizza. Ecco la sua dichiarazione:

“Dopo una lunga e travagliata vertenza è finalmente stata siglata l’ipotesi di accordo sindacale per il cambio di appalto e per il cambio di contratto nazionale per i circa 300 lavoratori addetti alla logistica nel sito produttivo di Italpizza a Modena. I lavoratori addetti alla logistica passeranno dalle cooperative Cofamo ed Evologica alla nuova società appaltatrice ‘Aviva Spa’: saranno garantite quindi la continuità occupazionale dei lavoratori, oltre che le spettanze arretrate entro il marzo 2020. Entro il 2022 l’azienda avrà 600 lavoratori con contratto da alimentaristi, assunti direttamente, e 300 lavoratori assunti tramite società appaltanti, con contratto della logistica; precedentemente si avevano 900 lavoratori tutti assunti tramite società appaltanti. L’inquadramento dei lavoratori tramite il contratto nazionale della logistica garantisce finalmente a 300 famiglie la continuità e la sicurezza lavorativa e la piena retribuzione entro il 2022. Il Pd ribadisce che la tutela dei lavoratori e lo sviluppo delle aziende devono essere due aspetti della stessa medaglia e il ricorso alla somministrazione di lavoro interinale una pratica limitata al minimo; da favorire sono invece le assunzioni stabili con contratti di categoria. L’attenzione deve rimanere alta affinché gli accordi vengano rispettati e affinché l’occupazione dei 300 lavoratori della logistica non sia più messa in discussione. Servirà anche migliorare l’organizzazione del lavoro e gli aspetti ancora non soddisfacenti riguardanti gli orari (durata dei turni, preavviso minimo sugli inserimenti in turno, turnazioni notturne e nei festivi, durata delle pause). Fondamentale sarà anche lavorare in sinergia con i sindacati, che rappresentano per noi lo strumento basilare di difesa dei diritti dei lavoratori, con il comune fine di creare sviluppo economico e lavoro di qualità nel nostro territorio. Ora la parola passa ai lavoratori che dovranno esprimersi sull’intesa raggiunta”.