Bassa, Negro “Ripartiamo insieme dal civisimo”

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In seguito alla prima seduta del nuovo Consiglio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, il neo capogruppo Pd Paolo Negro si dice soddisfatto della creazione del gruppo consiliare “Abbiamo creato un gruppo ampio, competente e coeso. L’Unione deve funzionare, per il bene dei cittadini”.

In occasione della prima doppia seduta di insediamento del nuovo Consiglio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, si è costituto il Gruppo che rappresenterà il Partito Democratico, il gruppo ‘Liste Civiche & Partito Democratico – Bassa Modenese’. Sarà il gruppo più grande in seno al Consiglio. Ne fanno parte dodici consiglieri: Paolo Negro e Andrea Ratti, indicati rispettivamente come Capogruppo e Vice capogruppo, oltre a Ivo Paradisi, Antonio Capasso, Carlo Tassi, Alessandro Fortini, Aldo Pelloni, Viller Raisi, Edoardo Samain, Alessandra Mantovani, Rudi Accorsi e Alberto Malagoli. “Abbiamo lavorato per costruire un gruppo consiliare ampio, competente, politicamente coeso – sottolinea il capogruppo Paolo Negro – un gruppo capace di mettere a valore, e non ci fermeremo al nome, il ruolo che hanno svolto le liste civiche di centrosinistra, determinanti per vincere in cinque comuni su sette che sono andati al voto nel maggio scorso. Non è solo un nome, è un programma: ripartiamo dal civismo, ossia dal radicamento della nostra proposta politica a fianco delle attese delle comunità, per i cittadini della Bassa Modenese. Non a caso il primo atto politico del Gruppo è stato depositare due mozioni consiliari: una sulle misure assolutamente necessarie che chiediamo al Governo per completare bene la ricostruzione post terremoto; l’altra sulle iniziative di costruzione di grandi impianti per la produzione di biometano, pur essendo il nostro territorio autosufficiente nel trattamento dei rifiuti, destando preoccupazione nella popolazione. Questo il passo che vogliamo tenere: stare nel merito. Chi è giunto al governo di tre comunità locali su nove del nostro territorio, a partire da Mirandola, ora dovrà dismettere i facili panni dell’essere ‘contro’. Noi non temiamo la sfida, la raccogliamo. Proprio accettando la sfida, abbiamo sentito opportuno non portare al voto candidature contrapposte sull’elezione del presidente del Consiglio dell’Unione e delle presidenze della Commissioni Consiliari, sulle quali abbiamo assunto unanimemente la scelta di un voto bipartisan. L’Unione dei Comuni che abbiamo costruito è uno strumento fondamentale per lo sviluppo di questo territorio. A lungo il centrodestra è vissuto nell’ambiguità, oscillando fra ostilità ed ignavia in materia di Unione. Questo voto bipartisan, chiama il centrodestra a riconoscere la centralità del Consiglio e quindi dell’Unione. Lo abbiamo assunto per marcare il fatto che, al di là delle tante cose che ci dividono, ci debba unire il riconoscimento dell’importanza di questa istituzione, specie nell’inedita condizione attuale, a rischio paralisi, di assenza di una maggioranza omogenea fra Giunta e Consiglio. L’Unione deve funzionare, per il bene dei cittadini”.