Bortolamasi “Facile scaricare Soranna, cosa sapeva Prampolini?”

slider, Modena

Il segretario cittadino del Pd Andrea Bortolamasi interviene sul tentativo della Lega di scaricare tutte le “colpe” della vicenda carpigiana su Stefano Soranna e rivolge alcune domande al commissario della Lega Nord di Modena Luca Bagnoli e al candidato sindaco modenese Stefano Prampolini. Ecco la sua dichiarazione:

“Non sapevo, non c’ero e se c’ero dormivo: sembra essere questa, in sintesi, la posizione della Lega dopo che, nella vicenda carpigiana, è arrivato un avviso di chiusura delle indagini all’esponente leghista Stefano Soranna, con l’accusa di tentata diffamazione. Noi siamo garantisti e, lo ribadiamo, un avviso di garanzia non equivale in alcun caso a una condanna. Ma è il punto politico a essere grave in questa vicenda. La Lega sta cercando di chiudere frettolosamente il caso scaricando tutto sulle spalle di quello che il commissario della Lega Nord di Modena Luca Bagnoli definisce il “Sig. Stefano Soranna, militante leghista modenese”. Peccato che siano mesi che “il semplice militante” viene intervistato nei tg locali, partecipa a trasmissioni di approfondimento, interviene sui temi del dibattito politico e solo nel novembre scorso era accanto al commissario provinciale della Lega Bargi e alla consigliera comunale Santoro in una conferenza stampa, nonché naturalmente in prima fila alla presentazione pubblica del candidato sindaco Prampolini (e qui i dirigenti della Lega non possono “scaricare” la colpa sui giornalisti). Crediamo, quindi, sia lecito e doveroso porre un paio di domande anche a Luca Bagnoli e allo stesso Stefano Prampolini: “Erano a conoscenza che il loro stretto collaboratore Stefano Soranna stava “lavorando” al dossier di Carpi?”; “Cosa ne pensano di queste modalità di condurre il confronto politico?“; “Si sentono di escludere che siano in corso azioni analoghe in altri comuni a partire dal capoluogo? (ogni riferimento alle polemiche cittadine rinfocolate per mesi dalla Lega, protagonista lo stesso Soranna, è naturalmente tutt’altro che casuale). Siamo di fronte a un modo di far politica che ci disgusta, screditare l’avversario manipolando informazioni e diffondendo fake news è eticamente inaccettabile. E’ questa la loro ricetta per Modena?”.