Arletti “Modena diventi sempre più una città amica dell’ambiente”

Modena

Il Comune di Modena ha sottoscritto il Paesc (Patto dei sindaci per il clima e l’energia), che ha come fine quello della riduzione delle emissioni di anidride carbonica su scala locale. Ecco la dichiarazione della consigliera comunale Pd e responsabile Ambiente della segreteria comunale Simona Arletti:

“Questa adesione, che qualcuno potrebbe definire fine a se stessa poichè non mette in campo immediatamente azioni e costi, rappresenta invece un atto politico di indirizzo di quelli che prettamente sono di spettanza di questo Consiglio, che deve indicare la via alla Giunta e alla struttura comunale. Il Comune ha già partecipato all’iniziativa Patto dei Sindaci dedicata alla mitigazione per la quale ha realizzato un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Seap), approvato dal Consiglio Comunale nel 2011, oltre a un relativo monitoraggio esaminato in commissione Seta con l’assessore Guerzoni, che, mettendo a confronto le emissioni del 1998 al primo monitoraggio del 2015, segnalava già una riduzione delle emissioni del 16%, con una stima di raggiungere l’obiettivo di riduzione del 20% al 2020 e anche di superarlo (la stima è di un calo del 36%). La decisione del Consiglio comunale ora si pone un obiettivo ancora più alto in linea con altri 7755 città sottoscrittrici, per combattere il cambiamento climatico e per ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030. Tenere alta l’asticella è determinante, anche se naturalmente non sarà facile individuare le azioni. La posta in palio è però altissima e tutti, ormai, se ne stanno rendendo conto. E’ determinante coinvolgere la comunità, tutti i modenesi, attraverso un’azione di monitoraggio sì, ma anche di informazione ed educazione alla popolazione. Nel piano il Comune deve inoltre impegnarsi ad adottare una strategia per l’adattamento ai cambiamenti climatici, valutando i rischi e le vulnerabilità, i piani e le azioni intraprese e costruire un piano di azioni con lo scopo di coinvolgere la comunità locale a impegnarsi in iniziative per accrescere la propria resilienza. Vogliamo che Modena sia in Europa un esempio di città impegnata a rendere le proprie case più efficienti, la produzione industriale meno energivora, ma anche a proseguire nel piano di trasformazione della propria illuminazione pubblica, a investire sulla produzione di elettricità, calore e raffrescamento e a trovare soluzioni per ridurre l’uso di carburanti fossili anche nei trasporti. La sfida che abbiamo di fronte è altissima, questo è però un passo nella direzione giusta”.