Mirandola, aula del Consiglio abbandonata da M5s, Fi e lega

Dai Circoli

Enrico Dotti, capogruppo Pd all’interno del Consiglio comunale di Mirandola, rilascia una dichiarazione dopo il deprecabile gesto di opposizione all’odg proposto dal Pd riguardo alla mancata riconferma da parte del Governo delle misure a favore dei territori colpiti dal sisma del 2012:

“Nel Consiglio comunale, del 30 luglio, a Mirandola, l’opposizione M5S, Lega Nord e Forza Italia, lasciano l’aula del Consiglio Comunale al momento del voto sull’ordine del giorno proposto dal Partito Democratico riguardo la mancata riconferma da parte del nuovo Governo delle misure a favore dei nostri territori del cratere, colpiti dal terremoto del 2012. È incredibile come ci si nasconda dietro un dito per l’incapacità reale di dare una risposta alle nostre comunità ancora in parte ferite, e cioè dare continuità ai provvedimenti già adottati in questi anni difficili della ricostruzione, che devono essere prorogati senza se e senza ma: esenzione imu immobili inagibili; sospensione dei mutui privati su immobili inagibili; posticipazione dei mutui Cdp degli enti locali; esclusione dai vincoli di finanza pubblica delle spese finanziate con assicurazioni/donazioni; rimborso imu inagibili; zone franche urbane; proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato; risorse mancanti per il completamento della ricostruzione delle opere pubbliche. Niente da fare Signori, se il M5S per bocca del Consigliere Tinchelli ha detto che il nostro ordine del giorno fa “sorridere” perché abbiamo chiesto di inserire il rinnovo di quei provvedimenti già a partire dal recente “Decreto per l’emergenza (terremoto) Centro-Italia” , non da meno la Lega Nord, prima ha chiesto di ritirare il nostro documento e poi di condividerne uno: comunque il nuovo Governo interverrà entro fine anno, ci assicurano… mentre lasciano l’aula per non partecipare neppure alla votazione. L’ennesima occasione persa per dimostrare senso delle istituzioni e amore per il proprio territorio. Con amarezza constatiamo che nessuno dei neoeletti parlamentari di Lega e M5S, eletti nella nostra provincia, hanno risposto alle richieste di confronto dei nostri sindaci. Del resto, è proprio vero che i nuovi ministri che siedono al governo, a Roma, sono rimasti a Roma, e i parlamentari eletti nel nostro territorio sono andati a Roma a vedere cosa fanno quelli a Roma.”.