Gig economy, Venturelli “Più tutele e garanzie per i lavoratori”

Modena

Anche a Modena si cerchino soluzioni per garantire maggiori tutele ai lavoratori della cosiddetta “gig economy”: è quanto chiede la consigliera comunale e responsabile Politiche giovanili nella Segreteria cittadina del Pd Federica Venturelli che ha presentato uno specifico ordine del giorno in Consiglio comunale a Modena.

“Lo sviluppo di nuovi lavori e professioni deve andare di pari passo con l’estensione di tutele e garanzie per i lavoratori impegnati in queste attività”: è partendo da questa necessità che la consigliera comunale Pd e responsabile Politiche giovanili nella Segreteria cittadina del Pd Federica Venturelli ha presentato in Consiglio comunale a Modena un ordine del giorno che impegna il sindaco e la Giunta a intraprendere iniziative specifiche per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici di quella che oggi viene definita la gig economy. “Su questo tema, nella nostra Regione, sono già stati compiuti passi avanti – spiega Federica Venturelli – a fine maggio a Bologna è stata firmata la Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano e l’Assemblea legislativa ha già approvato una risoluzione che chiede al presidente Bonaccini di inserire la Carta tra gli impregni presi con il Patto per il lavoro”. Anche a Modena le nuove forme di lavoro legate a piattaforme digitali sono in espansione, mentre le tutele sono ancora vaghe dato che, al momento, le sentenze dei tribunali hanno negato, ad esempio, ai cosiddetti riders lo stato di lavoratori subordinati, mentre casi di cronaca, come quello accaduto a Milano, testimoniano che il tema sicurezza di questi lavoratori è attuale ora più che mai. “E’ per questa serie di ragioni – spiega Federica Venturelli – che chiediamo all’Amministrazione modenese di avviare un confronto sulle nuove forme di lavoro all’interno del tavolo comunale per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, coinvolgendo i sindacati, le piattaforme del food delivery operanti nella nostra città e gli stessi lavoratori. Invitiamo, inoltre, l’Amministrazione a sottoscrivere la Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano. E’ chiaro che sarà comunque il nuovo Parlamento a dover integrare l’attuale legislazione del lavoro per riconoscere a questi lavoratori nuovi diritti e maggiori tutele. Il Partito democratico ha già presentato una propria proposta, il neo-ministro del Lavoro sta promuovendo incontri, vedremo quale sensibilità e provvedimenti concreti saprà esprimere su questi temi la totalità del nuovo governo giallo-verde”.